Un innovativo progetto di robotica applicata all’edilizia sta prendendo forma in Australia. Un robot prototipo semi-autonomo chiamato Charlotte, concepito per rivoluzionare la costruzione di edifici sulla Terra e, potenzialmente, sulla Luna, è il frutto della collaborazione tra esperti del settore. Questo progetto è stato sviluppato da Clyde Webster, CEO di Crest Robotics, insieme a Jan Golembiewski e Jonathon Steggles Mendez, co-fondatori di Earthbuilt Technology.
Il robot e la sua ispirazione
Il robot, ispirato al personaggio del romanzo per bambini La tela di Carlotta, è stato pensato per affrontare le sfide della costruzione moderna. Durante un’intervista con Reuters, Webster ha spiegato come l’idea di Charlotte sia emersa da discussioni su come implementare tecnologie automatizzate nel settore edile. La sede di Crest Robotics, situata presso l’Australian Innovation Centre a Sydney, ha visto nascere questo ambizioso progetto.
Materiali e metodo di costruzione
Charlotte è realizzata utilizzando una combinazione di alluminio, fibra di carbonio e plastiche stampate in 3D. Le sue sei zampe, che si estendono per oltre 5,5 metri, consentono al robot di superare ostacoli come le pareti di edifici a due piani, mentre stampa direttamente la struttura. Questo approccio innovativo si basa sul metodo di costruzione con terra compressa, che prevede la raccolta di terra dal cantiere stesso, la compressione tramite un estrusore e la creazione di una membrana per mantenere la terra in posizione, evitando così l’uso di materiali ad alta intensità di carbonio come cemento o mattoni cotti.
Funzionamento e libertà progettuale
Il funzionamento di Charlotte prevede la stampa degli strati compressi uno sopra l’altro, simile al lavoro di un muratore, permettendo la realizzazione di forme architettoniche complesse come curve, archi e cupole. Questo metodo supera le limitazioni della costruzione tradizionale, offrendo agli architetti una maggiore libertà progettuale. Webster e Golembiewski sono convinti che Charlotte rappresenti un cambiamento significativo per l’industria edile.
Impatto economico e sostenibilità
Golembiewski ha sottolineato l’importanza della tecnologia Earthbuilt, affermando che “Charlotte cambierà le regole del gioco ovunque”. La capacità di rendere la costruzione economica e priva di carbonio rappresenta un passo cruciale verso la decarbonizzazione del settore. Nonostante l’attenzione rivolta alla carenza di alloggi e alle emissioni di carbonio in Australia, i fondatori di Charlotte vedono nel robot una soluzione ideale anche per la costruzione lunare.
Prospettive per la costruzione lunare
Webster ha spiegato come, per la costruzione sulla Luna, il 99% della struttura potrebbe essere realizzato con materiali reperiti localmente, un aspetto fondamentale dato che il trasporto di materiali dalla Terra sarebbe limitato. Grazie a una sovvenzione dal programma Space+ del governo del Nuovo Galles del Sud, il progetto si prepara ora a cercare partner per integrare Charlotte nei flussi di lavoro di costruzione esistenti.
Futuro dell’edilizia
Golembiewski ha concluso affermando che Charlotte rappresenta un “grande fattore abilitante” per il futuro dell’edilizia, evidenziando come il robot non sia soggetto alle stesse limitazioni degli esseri umani.
 