Il tifone Kalmaegi ha colpito le Filippine, causando un bilancio tragico di oltre 90 morti, rendendo questa calamità naturale una delle più devastanti inondazioni degli ultimi anni nell’arcipelago del Sud-est asiatico. Il portavoce della provincia di Cebu ha confermato all’agenzia di stampa AFP la gravità della situazione, con la provincia che risulta essere tra le più colpite.
Le conseguenze a Talisay city
Le immagini aeree catturate da un drone lungo il fiume a Talisay City rivelano un panorama desolante: una vasta area di abitazioni distrutte e ricoperte di fango. La devastazione è palpabile e le comunità locali si trovano ad affrontare enormi difficoltà nel tentativo di riprendersi da questo disastro. Le infrastrutture sono state gravemente compromesse, rendendo difficile l’accesso ai soccorso e l’assistenza necessaria per la popolazione colpita.
Le vittime e le operazioni di soccorso
Tra le vittime del tifone Kalmaegi ci sono anche sei membri dell’equipaggio di un elicottero militare, che erano impegnati in operazioni umanitarie al momento dell’incidente. Questo tragico evento sottolinea i rischi che le forze armate affrontano nel tentativo di aiutare le popolazioni vulnerabili in situazioni di crisi. Le autorità locali e i gruppi di soccorso stanno lavorando incessantemente per fornire assistenza alle persone evacuate e per recuperare i corpi delle vittime, mentre la comunità internazionale si mobilita per offrire supporto.
Preparativi per il passaggio verso il Vietnam
Mentre le Filippine si confrontano con le conseguenze del tifone, Kalmaegi si sta dirigendo verso il Vietnam, dove le autorità stanno attuando misure preventive in vista del suo arrivo previsto per venerdì 7 novembre. Oltre 200.000 persone sono state evacuate nella regione di Visayas prima dell’arrivo della tempesta, evidenziando l’importanza delle operazioni di evacuazione tempestive e della preparazione di emergenza in situazioni di rischio. Le comunità vietnamite si stanno preparando ad affrontare le potenziali conseguenze di questo fenomeno meteorologico, monitorando attentamente l’evoluzione della situazione.