Nella giornata di ieri, il clima sui mercati finanziari è stato caratterizzato da un certo nervosismo, alimentato da incertezze riguardanti le valutazioni delle aziende tecnologiche e da prese di profitto dopo un periodo di rialzi prolungati. A Milano, l’indice ha registrato una flessione di quasi lo 0,5%, mentre le piazze di Francoforte e Parigi hanno mostrato performance ancora più negative. A Piazza Affari, i risultati finanziari trimestrali hanno avuto un impatto significativo, con Nexi che ha subito un ribasso di quasi 6%, mentre Fineco ha visto un incremento del 1,68%.
Andamento macroeconomico
Dal fronte macroeconomico, è emerso un dato positivo dall’indice Pmi riguardante gli ordini e le aspettative dei direttori acquisti, che ha superato le previsioni, passando da 51,2 a 52,5. Questo valore si colloca oltre la soglia di 50, che segna il confine tra contrazione ed espansione economica. Tuttavia, si è registrata un’inversione di tendenza per i titoli legati all’intelligenza artificiale, che avevano visto un notevole incremento nell’ultimo anno. Questo calo ha avuto inizio a Wall Street e ha continuato a manifestarsi durante la notte in Asia, con gli indici di Tokyo e Seul che hanno subito una diminuzione superiore al 2%. I mercati cinesi, invece, sono rimasti relativamente stabili.
Performance delle aziende tecnologiche
Particolarmente significativo è stato il crollo dell’8% per la holding tecnologica Softbank a Tokyo, mentre a New York, Palantir, specializzata in analisi dei dati e intelligenza artificiale, ha registrato un calo di quasi 8%, nonostante avesse presentato risultati superiori alle attese. Questo ha sollevato preoccupazioni riguardo a valutazioni eccessive. Le grandi banche hanno espresso timori simili, con l’amministratore delegato di Morgan Stanley che ha previsto un possibile calo tra il 10 e il 20% nei prossimi 12-24 mesi. Il suo omologo di Goldman Sachs ha parlato di una correzione del 10-15%, definita però salutare per il mercato.
Attività di investimento di Micheal Burry
Un ulteriore elemento di interesse è stato il ritorno di Micheal Burry, noto investitore che ha guadagnato notorietà grazie al film “La grande scommessa”. Nel 2008, Burry ha ottenuto profitti puntando sul ribasso dei titoli immobiliari. Recentemente, è emerso che ha acquistato opzioni ribassiste su Palantir e Nvidia per un valore di 1,1 miliardi di dollari, come riportato nei documenti depositati presso la Sec, l’ente di vigilanza statunitense. L’indice Nasdaq di New York ha chiuso la giornata di ieri con un calo del 2%, mentre i future di oggi mostrano un ribasso moderato: -0,25% per l’S&P 500 e -0,43% per il Nasdaq.
