Il dermatologo Andrea Paro Vidolin, specializzato presso il Centro di fotodermatologia e trattamento della vitiligine dell’ospedale Israelitico di Roma, ha recentemente messo in evidenza il ruolo cruciale della fototerapia nella gestione della vitiligine. In occasione della Vitiligine Week, che si svolge fino all’8 novembre 2025, sono disponibili consulenze mediche gratuite in oltre 35 centri specializzati in tutto il territorio italiano. Questa settimana è dedicata alla sensibilizzazione sulla malattia e alla riduzione dello stigma che la circonda.
Ruxolitinib e fototerapia: un approccio integrato
La recente introduzione del ruxolitinib, primo farmaco specifico per la vitiligine, ha segnato un significativo passo avanti nel trattamento di questa condizione cutanea, caratterizzata dalla perdita di pigmento in diverse aree del corpo, inclusi viso, mani e piedi. Questo farmaco topico, da applicare due volte al giorno, non sostituisce la fototerapia, ma ne migliora l’efficacia, riducendo i tempi di trattamento e gli effetti collaterali. Andrea Paro Vidolin afferma che la combinazione di ruxolitinib e fototerapia consente ai pazienti di ottenere risultati migliori e più rapidi, con un recupero del pigmento cutaneo che può avvenire in un arco di tre mesi anziché un anno.
Il ruxolitinib agisce come un immunosoppressore, contrastando l’auto-attacco ai melanociti, le cellule responsabili della produzione di melanina. È fondamentale, secondo il dermatologo, stabilire un piano terapeutico di mantenimento per evitare un uso prolungato del farmaco, mentre la fototerapia continua a mantenere un ruolo centrale in questo percorso di cura.
La fototerapia: un pilastro nel trattamento della vitiligine
Nonostante l’avvento di trattamenti farmacologici mirati, la fototerapia resta un elemento imprescindibile nella lotta contro la vitiligine. Questa terapia stimola i melanociti inattivi e contribuisce a ripristinare il colore della pelle. Paro Vidolin sottolinea l’importanza della fototerapia UVB a banda stretta e del laser a eccimeri, strumenti fondamentali per affrontare la malattia, sia nelle forme estese che in quelle localizzate. L’ospedale Israelitico di Roma si distingue per l’ampia gamma di trattamenti offerti, attirando pazienti anche da regioni lontane come Puglia e Calabria, i quali si sottopongono ai trattamenti in modo regolare.
Settimana della vitiligine e creazione di un’associazione di pazienti
La Settimana della vitiligine è organizzata dalla Sidemast, la Società italiana di dermatologia e malattie sessualmente trasmesse, con il patrocinio dell’associazione pazienti Apiafco. L’obiettivo principale è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla vitiligine, sottolineando che si tratta di una malattia seria e non solo di un problema estetico. Paro Vidolin evidenzia l’importanza di una corretta informazione per combattere i pregiudizi associati a questa condizione.
In questo contesto, si sta formando un’associazione di pazienti affetti da vitiligine, fondata da persone che vivono con questa malattia. L’associazione avrà come missione principale quella di supportare i pazienti e combattere lo stigma e i falsi miti, come l’erronea convinzione che la vitiligine sia contagiosa. Questo gruppo si impegnerà anche a fare lobbying per ridurre i costi e migliorare l’accesso ai trattamenti di fototerapia, garantendo che le esigenze dei pazienti siano ascoltate e rappresentate.
