Aggressione su un treno per Milano: la giovane racconta l’assenza di aiuto

Veronica Robinson

Novembre 6, 2025

Stefanie, una giovane donna, ha condiviso la sua drammatica esperienza di aggressione sul treno per Milano durante un’intervista al programma “Mattino Cinque”. L’episodio è avvenuto il 3 novembre 2025, tra le stazioni di Carnate e Arcore, in provincia di Monza e Brianza. La giovane ha raccontato di essere stata avvicinata da un uomo sconosciuto che ha iniziato a comportarsi in modo minaccioso, lanciando una bottiglia d’acqua e urlando insulti.

Descrizione dell’aggressione

L’aggressione è stata descritta da Stefanie come un momento di pura violenza, senza alcun motivo apparente. Nonostante i tentativi di allontanarsi, l’uomo l’ha afferrata per il collo, costringendola a utilizzare il suo spray al peperoncino per difendersi. La giovane ha sottolineato l’indifferenza degli altri passeggeri, che, piuttosto che intervenire, si sono limitati a chiedere se i due si conoscessero, evitando di intervenire nella situazione.

Reazione dell’aggressore

Dopo la spruzzata di spray, l’aggressore ha reagito con maggiore violenza, colpendola al volto e facendola cadere a terra. Stefanie ha riferito di aver sentito alcune lamentele da parte di altri passeggeri riguardo all’uso dello spray in un ambiente chiuso. In quel frangente, ha pensato che doveva rialzarsi e fuggire, altrimenti avrebbe potuto subire gravi danni. Oltre alle percosse, ha anche ricevuto minacce di morte dall’uomo.

Intervento della polizia

Dopo l’aggressione, la Polizia ferroviaria ha fermato l’aggressore. In un’intervista successiva, un’altra giovane ha rivelato di conoscere l’uomo, affermando di aver subito stalking e minacce da lui per un anno. Ha denunciato la situazione, sottolineando che le denunce non sono state sufficienti a garantire la sua sicurezza e che è inaccettabile che una persona così violenta possa rimanere libera.

Riflessioni sulla sicurezza

L’episodio ha sollevato interrogativi sulla sicurezza sui mezzi pubblici e sulla necessità di una maggiore protezione per le vittime di stalking e violenza. La testimonianza di Stefanie mette in luce la gravità del problema e la necessità di un intervento più deciso da parte delle autorità competenti per garantire la sicurezza dei cittadini.

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