Amazon ha annunciato un accordo significativo per il recupero degli oli e grassi vegetali e animali esausti. Questa iniziativa prevede un contributo diretto a RenOils, un consorzio dedicato alla gestione degli oli, con l’obiettivo di garantire un corretto trattamento di questi materiali una volta giunti a fine vita. L’accordo è stato stipulato in conformità con le normative italiane, che richiedono a produttori e importatori di assicurare che gli oli siano raccolti e avviati al riciclo.
Normativa sul recupero degli oli esausti
Secondo il Codice Ambientale, i produttori e gli importatori di oli e grassi sono obbligati a gestire in modo responsabile i loro prodotti una volta utilizzati. Questo implica la raccolta e il trattamento degli oli esausti, un aspetto cruciale per la sostenibilità ambientale. In particolare, per le vendite effettuate online, la legge consente che l’intermediario, come Amazon, possa versare il contributo ambientale a nome dei produttori. Questo meccanismo semplifica notevolmente il processo per le aziende, permettendo loro di conformarsi alle normative senza doversi iscrivere direttamente al consorzio.
Impatto dell’accordo con RenOils
A partire dal 1° gennaio 2026, Amazon si impegnerà a rendicontare regolarmente le quantità di oli venduti attraverso le sue piattaforme. Il contributo finanziario sarà quindi versato a RenOils, che utilizzerà queste risorse per organizzare la raccolta degli oli esausti. Inoltre, l’iniziativa include anche campagne di sensibilizzazione destinate a educare i cittadini sulle corrette modalità di raccolta differenziata per questo tipo di rifiuto.
Ennio Fano, Presidente di RenOils, ha commentato l’importanza di questa intesa, sottolineando come essa rappresenti un passo avanti per la gestione degli oli esausti provenienti dalle vendite di Amazon, il leader mondiale nel settore della distribuzione online. Fano ha evidenziato che l’accordo non solo facilita le procedure per produttori e importatori, ma garantisce anche il rispetto delle normative vigenti. Grazie a questa collaborazione, gli oli esausti raccolti potranno essere trasformati in bio-carburanti a emissioni zero, cosmetici e altri prodotti a basso impatto ambientale, contribuendo così a un ciclo di vita più sostenibile per questi materiali.
