La Guardia di Finanza di Prato ha recentemente smascherato un ampio sistema di contrabbando di tessuti, operante nel cuore del distretto industriale pratese. L’operazione, che ha avuto luogo nel mese di marzo 2025, ha portato al sequestro di oltre 2,3 milioni di metri di stoffa, coinvolgendo anche la cooperazione delle autorità polacche e tedesche.
Indagini e scoperte
Le indagini sono state avviate grazie all’analisi dei flussi di merci provenienti dall’estero, che hanno condotto gli investigatori all’individuazione di un’azienda gestita da un cittadino di etnia sinica. Questo imprenditore importava tessuti dalla Cina, riuscendo ad eludere i dazi doganali e l’IVA. Il meccanismo illecito si basava su triangolazioni commerciali tra imprese “fantasma” situate in Polonia e Germania, utilizzando documenti di trasporto falsificati e fatture per transazioni inesistenti.
Risultati delle perquisizioni
Il sistema di frodi ha permesso di evadere circa 1,3 milioni di euro in tributi. Le perquisizioni effettuate nei capannoni dell’azienda e presso l’abitazione della titolare hanno portato al sequestro di oltre 21mila rotoli di tessuto, oltre a numerosi dispositivi informatici e documenti contabili che evidenziano la portata delle operazioni illecite.
Indagini in corso
L’amministratore di fatto dell’azienda è attualmente indagato per contrabbando aggravato, trasferimento fraudolento di valori e dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture false. L’operazione della Guardia di Finanza segna un passo significativo nella lotta contro il contrabbando e le frodi fiscali nel settore tessile, un’area di grande rilevanza per l’economia locale di Prato.
