Sono circa cinque milioni gli italiani che si trovano in una situazione di rischio per dipendenza. Un giovane su quattro fa uso di sostanze e 910.000 di loro si “sballano” regolarmente. Negli ultimi dodici mesi, sono state identificate 79 nuove sostanze psicoattive, un dato allarmante che richiama l’attenzione su una questione di salute pubblica sempre più grave.
L’emergenza sanitaria silenziosa
Quattro milioni di italiani, tutti sopra gli undici anni, consumano alcol a livelli considerati pericolosi per la salute, mentre un milione è identificato come consumatore dannoso. Negli ultimi dieci anni, il numero di donne che fanno uso di alcol è aumentato dell’80%, un trend che suscita preoccupazione. Questi dati, forniti dalla Società Italiana Patologie da Dipendenza (Sipad), evidenziano quella che viene definita “un’emergenza sanitaria silenziosa”. La Sipad affronterà questa problematica durante il suo congresso annuale, che si terrà a Roma dal 19 al 21 novembre 2025.
I dati allarmanti
Secondo le stime dell’Agenzia dell’Unione Europea per le Droghe (EUDA) e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), il consumo di sostanze è responsabile di circa 600.000 decessi evitabili ogni anno a livello globale, causati da overdose, malattie correlate all’uso di sostanze, incidenti e suicidi. In Italia, la Generazione Z è la più colpita: 910.000 giovani si sballano regolarmente, rappresentando il 25% della loro fascia di età . La gravità della situazione è stata sottolineata dal presidente della Sipad, Claudio Leonardi, che ha affermato: “Non possiamo più permetterci di guardare altrove. Questi numeri raccontano storie di persone, famiglie e comunità intere che necessitano di risposte concrete. Il nostro congresso sarà l’occasione per condividere le migliori pratiche e le innovazioni terapeutiche”.
Studenti e consumo di sostanze
Un’altra preoccupante evidenza riguarda oltre 160.000 studenti italiani tra i 15 e i 19 anni, definiti “poli consumatori” poiché hanno fatto uso di almeno due sostanze psicoattive illegali. Tra queste, si riscontra un consumo significativo di cannabis, spesso associata a nicotina e alcol. La Sipad ha inoltre messo in luce le difficoltà dei Servizi pubblici per le Dipendenze (Serd), che attualmente assistono circa 135.000 persone. Tra queste, il 59% è composto da consumatori di eroina, il 27% da consumatori di cocaina e crack, e il 13% da consumatori di cannabinoidi. Solo l’1% presenta dipendenze comportamentali, come il gioco d’azzardo patologico, l’uso di internet, dei social media e comportamenti sessuali problematici. Le comunità terapeutiche hanno registrato circa 24.000 utenti, ma si stima che esista un “sommerso preoccupante” di circa 500.000 persone, soprattutto giovani, a rischio per comportamenti che sfuggono al loro controllo.
