Una potente tempesta geomagnetica sta interessando il pianeta, provocando potenziali ripercussioni sulle reti elettriche e sui sistemi di navigazione GPS. Attualmente il livello della tempesta è classificato come G3 su una scala che varia da G1 (debole) a G5 (estrema). Questo fenomeno, riportato dall’agenzia americana NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), sta alterando il campo magnetico terrestre e le sue conseguenze si faranno sentire almeno fino al 7 novembre 2025.
Cause della tempesta geomagnetica
La tempesta geomagnetica è il risultato di una serie di brillamenti solari, che sono esplosioni di energia sulla superficie del Sole, accompagnate da espulsioni di massa coronale, ovvero plasma e gas ionizzati composti da elettroni e protoni. Gli esperti avvertono che potrebbero verificarsi spettacolari aurore visibili a latitudini più basse rispetto al normale.
Impatto del campo magnetico
Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale all’Università di Trieste, ha dichiarato che “dalle 9 italiane di giovedì, il campo magnetico è perturbato a livelli forti”, confermando che ci troviamo di fronte a una tempesta geomagnetica di classe G3. Già a partire da mercoledì pomeriggio, il campo geomagnetico aveva mostrato segni di perturbazione, passando da livelli minori e moderati, tipici delle tempeste di classe G1 e G2.
Brillamenti solari recenti
Il 5 novembre 2025, Messerotti ha indicato che “sono stati registrati 15 brillamenti a raggi X di classe C e 3 di classe M“. Fino alle 9 di giovedì, si sono verificati ulteriori 9 brillamenti a raggi X di classe C e uno di classe M. I brillamenti solari sono categorizzati in cinque classi (A, B, C, M, X), in ordine crescente di intensità . Secondo il sito specializzato in meteorologia spaziale Spaceweather.com, si prevedono “ulteriori espulsioni di materiale coronale fino all’8 novembre”.
