Israele ha intensificato le sue operazioni militari, uccidendo almeno due persone nella zona conosciuta come “Linea Gialla” e continuando a bombardare diverse aree del Libano. La situazione rimane tesa mentre gli Stati Uniti presentano una proposta di risoluzione al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite riguardante l’istituzione di una forza internazionale nella Striscia di Gaza.
Proposta usa per una forza internazionale a Gaza
Il 5 novembre 2025, gli Stati Uniti hanno presentato una bozza di risoluzione ai membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di istituire una forza internazionale a Gaza. L’ambasciatore americano, Mike Waltz, ha incontrato i dieci membri eletti del Consiglio e rappresentanti di Paesi come Egitto, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Turchia, per cercare sostegno regionale a questa iniziativa. La bozza prevede un dispiegamento di forze che opererebbero con un mandato di sicurezza per stabilizzare la situazione nella regione, garantendo l’accesso umanitario e la protezione dei civili.
Arrivo di minori palestinesi in Italia
Il 5 novembre 2025, un aereo militare C130 ha portato all’aeroporto di Ciampino, a Roma, quattro minori palestinesi insieme a oltre venti familiari e accompagnatori. L’operazione di evacuazione, coordinata dal governo italiano, ha visto l’arrivo di 19 bambini in totale, che saranno accolti e curati in 15 ospedali italiani distribuiti in nove regioni. Questo rappresenta la sedicesima operazione umanitaria dell’Italia per trasferire pazienti da Gaza, portando il totale a 215 minori accolti nel Paese. Il governo ha dato priorità all’assistenza per bambini affetti da gravi patologie o ferite.
Campagna vaccinale per i bambini a Gaza
Le Nazioni Unite hanno annunciato l’avvio di una campagna di vaccinazione a Gaza, mirata a 44.000 bambini privati di servizi essenziali a causa del conflitto. La campagna prevede la somministrazione di vaccini contro malattie come morbillo, parotite e rosolia, e si svolgerà in quasi 150 strutture sanitarie. Gli operatori sanitari sono stati formati per gestire questa operazione, che inizia il 7 novembre e durerà dieci giorni.
Israele riceve il corpo di un ostaggio
Il governo israeliano ha confermato di aver ricevuto tramite la Croce Rossa il corpo di un ostaggio, il cui trasferimento avverrà al Centro Nazionale di Medicina Legale per l’identificazione. Il premier Benjamin Netanyahu ha dichiarato che gli sforzi per il rilascio di tutti gli ostaggi continueranno senza sosta.
Attacco israeliano in Libano
Il 5 novembre 2025, un attacco aereo israeliano ha causato la morte di un uomo nel sud del Libano, mentre le tensioni con Hezbollah, un gruppo sostenuto dall’Iran, continuano a crescere. Secondo il ministero della Salute libanese, l’attacco ha colpito un’automobile nella zona di Tiro, generando panico tra i residenti e in particolare tra i bambini.
Rilascio di cittadini francesi in Iran
Cecile Kohler e Jacques Paris, due cittadini francesi detenuti in Iran da oltre tre anni, sono stati rilasciati e si trovano attualmente in ambasciata. Il presidente francese Emmanuel Macron ha confermato il loro stato di sicurezza. Contestualmente, l’Iran ha annunciato il rilascio di Mahdieh Esfandiari, arrestata in Francia.
Raid aerei israeliani a Gaza
Nella notte del 5 novembre, Israele ha condotto nuovi raid aerei su Gaza City e Khan Yunis. Le operazioni di demolizione di edifici residenziali da parte delle forze di terra israeliane continuano, mentre non sono state segnalate vittime al momento. L’intensificazione delle operazioni militari ha destato preoccupazioni tra la popolazione civile.
Accordo tra Hamas e Anp per la gestione di Gaza
Moussa Abu Marzouk, un leader di Hamas, ha annunciato un accordo con l’Autorità Nazionale Palestinese (Anp) per formare un comitato temporaneo che gestirà la Striscia di Gaza. Questo comitato avrà il compito di supervisionare i valichi di frontiera e le forze di sicurezza, ma non sono stati forniti dettagli su eventuali approvazioni da parte degli Stati Uniti o dell’Anp.
Situazione alimentare a Gaza
Secondo le Nazioni Unite, il cibo sta lentamente tornando sugli scaffali a Gaza, ma le scorte restano gravemente insufficienti. Gli operatori umanitari hanno lanciato un appello per un accesso più ampio e un sostegno finanziario continuo. Il Programma Alimentare Mondiale ha distribuito pacchi alimentari a circa un milione di persone, ma la situazione rimane critica, con molte famiglie che continuano a vivere in condizioni precarie.
Le tensioni in Medio Oriente continuano a crescere, con eventi che si susseguono rapidamente e senza segnali di una risoluzione pacifica in vista.
