L’arresto di Almasri: le ragioni del cambiamento della Libia attuale

Veronica Robinson

Novembre 6, 2025

La situazione in Libia si complica ulteriormente con l’arresto di Almasri, un ex ufficiale di alto rango accusato di gravi violazioni dei diritti umani. Il 6 novembre 2025, il corrispondente da Il Cairo, Leonardo Sgura, ha riportato che Almasri è stato arrestato a Tripoli, dove è accusato di aver commesso crimini contro l’umanità, inclusi omicidi e torture nei confronti di migranti. Almasri, noto per il suo ruolo di comando in una milizia, si trova ora a fronteggiare le forze che sostengono il governo di Tripoli.

Il contesto dell’arresto di Almasri

L’arresto di Almasri segna una svolta significativa in un caso che ha attirato l’attenzione internazionale. Il 19 gennaio 2025, durante un’operazione a Torino, le autorità italiane hanno eseguito un mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale dell’Aja. Almasri, ex capo della sicurezza delle carceri di Tripoli, è accusato di aver orchestrato una serie di atti di violenza e abuso nei confronti di migranti, in un contesto già critico per i diritti umani in Libia.

La decisione del governo italiano di rimandarlo in Libia su un volo di Stato ha suscitato forti polemiche. Molti esperti e attivisti per i diritti umani hanno criticato questa scelta, temendo che Almasri potesse sfuggire alla giustizia. Le autorità italiane hanno giustificato la loro azione sostenendo che fosse necessario garantire la sicurezza del soggetto e che le condizioni in Libia fossero migliorate.

Le conseguenze politiche e sociali

L’arresto di Almasri ha provocato una reazione immediata sia a livello locale che internazionale, mettendo in evidenza le tensioni già esistenti tra le diverse fazioni in Libia. Le milizie che sostengono il governo di Tripoli hanno intensificato i loro scontri con quelle di Almasri, creando una situazione di instabilità che potrebbe avere ripercussioni sul fragile equilibrio politico del paese.

In questo contesto, la comunità internazionale sta monitorando attentamente gli sviluppi. La Corte penale internazionale ha ribadito il suo impegno a perseguire i responsabili di crimini contro l’umanità e ha esortato il governo libico a garantire un processo equo e trasparente per Almasri e per tutti coloro che sono accusati di simili atrocità.

Il futuro di Almasri rimane incerto, mentre il suo arresto potrebbe rappresentare un punto di svolta nella lotta contro l’impunità in Libia e un’opportunità per affrontare le violazioni dei diritti umani che continuano a caratterizzare il paese. La situazione è in continua evoluzione e si attendono ulteriori sviluppi nei prossimi giorni.

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