Longevità: i cibi autunnali che favoriscono la salute del cuore

Rosita Ponti

Novembre 6, 2025

A Roma, dal 15 al 17 marzo 2025, si svolge la dodicesima edizione di Excellence Food Innovation, un evento che unisce alta cucina e salute, sottolineando l’importanza dell’alimentazione nella prevenzione delle malattie. Sostenuto da Roma Capitale, l’evento non si limita a mettere in luce le eccellenze del Made in Italy, ma si propone anche come un laboratorio di idee per il futuro del cibo e del benessere. Durante la manifestazione, è stato presentato il Vademecum autunnale per la salute del cuore e la longevità, che offre indicazioni pratiche per migliorare la qualità della vita attraverso l’alimentazione e uno stile di vita attivo. A guidare la presentazione è stata Maddalena Piro, cardiologa dell’Ospedale Santo Spirito di Roma e docente all’Università UniCamillus, che ha partecipato al convegno “Alimentazione e Longevità”.

L’importanza dell’alimentazione stagionale per la salute cardiovascolare

Il messaggio principale emerso dal convegno è che la longevità si costruisce proteggendo il cuore attraverso uno stile di vita equilibrato, piuttosto che attraverso diete estreme. L’alimentazione stagionale è fondamentale per agire sui meccanismi biologici che rallentano l’invecchiamento e prevengono l’aterosclerosi. Il Vademecum sottolinea l’importanza di alimenti tipici della stagione autunnale, identificando i veri alleati per la salute del cuore. Tra questi, il melograno e l’uva nera, noti per il loro alto contenuto di polifenoli e resveratrolo, sono fondamentali per la protezione delle arterie e per contrastare l’infiammazione. Inoltre, il consumo quotidiano di noci è consigliato per il loro apporto di Omega-3 vegetali, essenziali per il benessere del cuore e del cervello.

Le verdure e il loro ruolo nella dieta autunnale

Le verdure come zucca, cavolo nero, broccoli e verza giocano un ruolo cruciale nella dieta autunnale. La zucca, ricca di fibre e vitamine, è utile per il metabolismo, mentre i cavoli contengono composti antiossidanti che agiscono come depurativi. Anche mele e pere sono incluse nella lista degli alimenti raccomandati, grazie alla loro pectina, una fibra solubile che aiuta a regolare il colesterolo e a nutrire il microbiota intestinale, rinforzando le difese dell’organismo. La dottoressa Piro ha ribadito che “mangiare stagionale è una forma di prevenzione semplice, accessibile e basata sull’evidenza scientifica”.

L’importanza del movimento quotidiano

Un altro aspetto chiave del Vademecum è l’importanza di un’attività fisica regolare. Non si tratta di performance eccezionali, ma di costanza. La dottoressa Piro ha affermato che “30 minuti di camminata sostenuta al giorno possono cambiare il destino cardiovascolare”. Tra le azioni pratiche suggerite ci sono la camminata veloce quotidiana, l’uso delle scale anziché dell’ascensore e lo stretching serale per migliorare la postura e la qualità del sonno.

Consigli personalizzati per la longevità

Un focus particolare è stato dedicato ai consigli personalizzati per la longevità, con particolare attenzione alle donne dopo la menopausa, che possono affrontare un aumento del rischio cardiometabolico. Per loro, si consiglia di praticare camminata o nordic walking, oltre a utilizzare piccoli pesi o elastici per mantenere la forza muscolare. Per gli uomini, il grasso viscerale rappresenta un acceleratore dell’invecchiamento, pertanto si raccomandano attività come camminata veloce, jogging leggero, circuiti a corpo libero, nuoto o ciclismo.

La medicina della longevità e il nostro ruolo attivo

La dottoressa Piro ha concluso il suo intervento sottolineando che la medicina della longevità non si limita a rallentare il processo di invecchiamento, ma mira a garantire una salute duratura. È fondamentale sfatare i miti riguardanti la longevità e riconoscere il nostro ruolo attivo nel migliorare la qualità della vita. La genetica gioca un ruolo limitato, influenzando solo il 20-25% della longevità, mentre la vera sfida risiede negli stili di vita sani e nella modulazione epigenetica. Sostanze come i precursori del NAD (Nicotinammide Adenina Dinucleotide) sono al centro della ricerca, supportando i cicli energetici cellulari e l’attività antinfiammatoria. Scegliere la longevità è una responsabilità che si traduce in un futuro più sano.

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