Marco ha vissuto una vita segnata da sfide e assenze, essendo cresciuto senza la figura paterna. La sua storia ha preso una piega inaspettata pochi giorni fa, quando ha scoperto, all’età di 67 anni, che suo padre, Malcolm Simon, un musicista e DJ di origini guianesi, aveva espresso il desiderio di rintracciarlo prima della sua morte avvenuta in Svezia nel 2020 a causa del Covid-19. Malcolm aveva anche deciso di nominarlo suo erede.
Rintracciamento e ricerca di conoscenze
Grazie alla trasmissione di Rai3 “Chi l’ha visto?”, Marco è stato rintracciato a Padova. Durante un’intervista, ha raccontato di essere sempre stato un appassionato studioso, dedicandosi alla ricerca di conoscenze su vari argomenti. La sua vita è stata caratterizzata dalla presenza costante della madre, che lo ha cresciuto, mentre la figura paterna è rimasta un mistero per lui. Dopo numerosi tentativi di ricerca da parte della famiglia di Malcolm, qualcuno ha riconosciuto la storia di Marco e gli ha inoltrato una lettera che lo invitava a mettersi in contatto con la trasmissione.
Passione per la conoscenza
Nel corso dell’intervista, Marco ha dichiarato: “Ho sempre vissuto con mia madre e la figura paterna per me è aliena. Dico sempre che sono nato ‘geneticamente’ studente, sono studente tuttora e rimarrò studente”. La sua passione per la conoscenza emerge chiaramente, evidenziando un approccio alla vita che si basa sull’apprendimento e sulla comprensione del mondo.
La foto e le ricerche
La storia di Marco è stata portata alla luce da una foto mostrata nel programma condotto da Federica Sciarelli, che ritraeva il neonato con la scritta “Mark” sul retro, accompagnata da una data e un luogo: novembre 1958 e Trieste. L’incertezza sul suo nome ha caratterizzato le ricerche, con ipotesi che variavano tra Mark, Michele e Marco, come ricordato dalla vedova di Malcolm, che ha voluto esaudire il desiderio del marito di ritrovare il figlio mai riconosciuto.
Indagini e eredità
Le indagini iniziali si erano concentrate su Trieste, ma successivamente si sono spostate a Padova, dove finalmente è stato possibile rintracciare Marco. Secondo la legge svedese, per rivendicare l’eredità è necessario farlo entro cinque anni dalla morte, termine che scade alla fine di novembre 2025. Nonostante l’importanza di questa scoperta, Marco ha affermato che per lui non c’è risarcimento da ricevere, dichiarando di sentirsi bene nella sua solitudine.
