Clima, il mondo non rispetta gli accordi di Parigi del 2015

Rosita Ponti

Novembre 7, 2025

BelĂ©m, in Brasile, si prepara ad ospitare la COP30, la trentesima conferenza delle Nazioni Unite sul clima, che si svolgerĂ  dal 10 al 21 novembre 2025. Le attese per questo incontro internazionale sono tutt’altro che ottimistiche, con il segretario generale dell’Onu, AntĂłnio Guterres, che sottolinea il fallimento nel raggiungere gli obiettivi fissati dieci anni fa durante la conferenza di Parigi. La situazione è ulteriormente complicata dall’assenza di rappresentanti degli Stati Uniti, dopo che l’ex presidente Donald Trump ha deciso di ritirare il Paese dagli accordi climatici.

Il ruolo di Lula e Guterres

Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha convocato un vertice di leader mondiali a Belém, un evento cruciale per discutere le politiche climatiche globali. Durante questo incontro, Lula ha espresso preoccupazione per la mancanza di progressi significativi nel contrastare il cambiamento climatico, evidenziando come le nazioni non abbiano rispettato gli impegni assunti a Parigi. Guterres ha sostenuto che il mondo è a un punto critico e che è necessaria una mobilitazione collettiva per affrontare le sfide climatiche attuali.

Il contributo dell’Italia e le richieste di Tajani

All’evento partecipa anche l’Italia, rappresentata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. Durante il suo intervento, Tajani ha sottolineato l’importanza degli impegni assunti dall’Unione Europea e dall’Italia per la lotta al cambiamento climatico. Ha però anche sollevato la questione dell’energia nucleare, chiedendo un supporto per l’adozione di questa fonte energetica come parte della transizione verso un futuro sostenibile. La posizione italiana si inserisce in un dibattito piĂą ampio sulla necessitĂ  di diversificare le fonti energetiche per ridurre le emissioni di gas serra.

Le sfide della COP30

La COP30 si presenta come un’importante opportunitĂ  per rivedere e rilanciare gli sforzi globali contro il cambiamento climatico. Tuttavia, le aspettative sono basse, considerando il contesto attuale e le difficoltĂ  nel raggiungere un consenso tra le varie nazioni. La presenza di leader mondiali a BelĂ©m potrebbe rappresentare un passo verso un rinnovato impegno, ma resta da vedere se le promesse si tradurranno in azioni concrete e misurabili. Gli occhi del mondo saranno puntati su questa conferenza, nella speranza che le decisioni prese possano finalmente portare a risultati tangibili nella lotta per la salvaguardia del nostro pianeta.

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