Marco racconta a “Chi l’ha visto”: “La mia esistenza è piena di difficoltà”

Veronica Robinson

Novembre 7, 2025

A Padova, grazie alla trasmissione di Rai3 Chi l’ha visto?, è stato rintracciato Marco, un uomo di 67 anni, considerato fragile e assistito dai servizi sociali. Le ricerche erano iniziate quattro anni fa, in seguito alla richiesta della vedova di Malcolm Simon, un musicista e DJ originario della Guiana, deceduto in Svezia nel 2020 a causa del Covid. La donna aveva espresso il desiderio di rintracciare il figlio avuto in gioventù e mai riconosciuto.

Riconoscimento e contatto

Dopo numerosi appelli e tentativi infruttuosi, qualcuno ha riconosciuto la storia di Marco e gli ha inviato una lettera e un articolo del Corriere del Veneto che riportava la sua vicenda, invitandolo a contattare la trasmissione televisiva. Intervistato, Marco ha parlato della sua vita, dichiarando di essere cresciuto con la madre e di non avere mai avuto un padre presente. “Ho sempre vissuto con mia madre e la figura paterna per me è aliena. Dico sempre che sono nato ‘geneticamente’ studente, sono studente tuttora e rimarrò studente. Studio un po’ tutto lo scibile umano, per capire molte cose del mondo di oggi”, ha affermato, mantenendo l’anonimato coprendosi il volto.

Ricordi dell’infanzia

Ricordando la sua infanzia a Padova, Marco ha rivelato che spesso gli veniva chiesto da dove provenisse: “Tanti mi chiedevano di che origine ero, e ricordo che un giorno ho risposto ‘stampato a Londra e nato in Italia‘”. La sua storia era stata mostrata a ottobre durante la trasmissione di Federica Sciarelli, dove era stata presentata una foto di Marco da neonato, con il nome “Mark” scritto sul retro, insieme a una data, novembre 1958, e a un’indicazione di partenza: Trieste.

Le incertezze sul nome

Le incertezze sul nome del figlio di Malcolm avevano portato a considerare varie opzioni, tra cui Michele e Marco, come indicato dalla vedova nel suo ultimo appello. La donna aveva anche rivelato che il marito parlava frequentemente di Trieste e Padova. Marco era stato concepito a Londra durante una breve relazione con una ragazza triestina, che successivamente era tornata in Italia. Le ricerche iniziali si erano concentrate su Trieste, ma nel mese di ottobre si erano spostate a Padova, dove finalmente si è riusciti a rintracciarlo, proprio in tempo per non perdere un’eredità. Secondo la legge svedese, l’eredità deve essere reclamata dagli eredi entro cinque anni dalla morte, altrimenti passa ad altri.

Riflessioni sulla scoperta

Rispondendo a una domanda su cosa significasse per lui questa scoperta, Marco ha dichiarato: “Non c’è nessun risarcimento da ricevere perché non ho avuto nessun danno, sto benissimo in solitudine“.

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