La situazione in Ucraina continua a evolversi, con il conflitto che raggiunge il giorno 1353. Le forze ucraine hanno affrontato un attacco massiccio da parte della Russia, con l’Aeronautica militare ucraina che ha riportato l’abbattimento di 94 droni, ma 31 di essi hanno comunque colpito undici località diverse. Questo avviene mentre l’ambasciatrice ucraina negli Stati Uniti, Olga Stefanishyna, annuncia progressi nelle trattative per l’acquisto di missili Tomahawk.
Ambasciatrice ucraina negli Usa: colloqui positivi sui missili Tomahawk
Il 6 novembre 2025, durante un’intervista nel programma televisivo “Balance of Power”, l’ambasciatrice ucraina negli Stati Uniti, Olga Stefanishyna, ha dichiarato che i negoziati con Washington per l’acquisizione di missili Tomahawk e altre armi a lungo raggio sono in corso e stanno dando risultati positivi. Queste affermazioni seguono le dichiarazioni di Donald Trump, che aveva escluso l’invio di Tomahawk in Ucraina. Stefanishyna ha sottolineato che le discussioni riguardano non solo i Tomahawk, ma anche una varietà di missili a lungo e corto raggio, evidenziando l’impegno dell’Ucraina nel rafforzare le proprie capacità militari attraverso il supporto statunitense.
Ucraina: abbattuti 94 droni russi, ma l’attacco continua
Nella notte del 5 novembre 2025, l’Aeronautica militare ucraina ha riferito di aver neutralizzato 94 dei 128 droni lanciati dalla Russia. Tuttavia, 31 droni d’attacco hanno colpito undici zone diverse del territorio ucraino. Questo attacco ha visto l’impiego di droni kamikaze russo-iraniani Shahed, con circa 80 unità coinvolte. Nonostante le perdite subite, alcuni droni russi continuavano a sorvolare il Paese al momento del rapporto.
Diplomazia come unica soluzione per la crescita economica
Il 6 novembre 2025, durante un forum economico a Miami, l’inviato speciale degli Stati Uniti, Steve Witkoff, ha affermato che la soluzione al conflitto in Ucraina deve passare attraverso la diplomazia. Ha sottolineato che la risoluzione del conflitto con mezzi militari non è vantaggiosa per nessuna delle parti coinvolte e che solo un accordo diplomatico potrà favorire una ripresa economica per entrambi i Paesi.
Arruolamento di stranieri da parte della Russia
Le forze russe stanno cercando di arruolare cittadini stranieri per sostenere lo sforzo bellico, spesso utilizzando metodi ingannevoli. Questo approccio ha sollevato preoccupazioni internazionali riguardo alla trasparenza e all’etica delle pratiche di reclutamento.
Abdrazakov escluso dalla rappresentazione di Don Giovanni a Verona
Il baritono russo Ildar Abdrazakov non parteciperà all’opera “Don Giovanni”, in programma dal 18 al 25 gennaio 2026 al Teatro Filarmonico di Verona. La decisione è stata presa a seguito delle proteste contro il cantante, ritenuto vicino alle posizioni del presidente russo Vladimir Putin. Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha sostenuto che la cultura russa è benvenuta in Italia solo se promuove il dialogo e la pacificazione, non la propaganda.
Attacco di droni ucraini alla raffineria di Volgograd
Il 6 novembre 2025, la raffineria di Volgograd, appartenente alla compagnia russa Lukoil, ha interrotto le operazioni a seguito di un attacco di droni ucraini. Fonti locali hanno confermato che l’unità di lavorazione primaria ha subito danni significativi. Questo attacco è parte della strategia ucraina di colpire le infrastrutture energetiche russe, mentre le stesse infrastrutture ucraine sono state bersaglio di attacchi russi.
Forze russe assediano Pokrovsk
Le forze russe stanno intensificando l’assedio sulla città strategica di Pokrovsk, in Ucraina orientale. Il 5 novembre 2025, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha visitato il quartier generale delle sue truppe, a 20 km a nord della città . Le forze ucraine continuano a combattere attivamente, nonostante le affermazioni russe di un possibile accerchiamento. La battaglia per Pokrovsk è cruciale per il controllo della regione del Donbass.
La guerra in Ucraina continua a presentare sfide significative e il coinvolgimento della comunità internazionale rimane fondamentale per cercare di risolvere il conflitto e garantire la stabilità nella regione.
