Napoli, i commercianti manifestano contro le restrizioni imposte dal Comune

Rosita Ponti

Novembre 7, 2025

La serranda dei locali situati in Vico Quercia, cuore pulsante del centro storico di Napoli, si chiude puntualmente alle 21. Questo è il momento in cui i gestori, invece di accogliere i clienti per la consueta **movida** serale, avviano una **protesta** contro l’**ordinanza** del **Comune**, entrata in vigore il 1° marzo 2025. Le nuove disposizioni impongono il **divieto** di vendita e somministrazione di **bevande alcoliche** e **analcoliche** da asporto dalle 22 alle 6 del mattino, oltre a stabilire la **chiusura anticipata** dei locali. Durante la settimana, da domenica a giovedì, gli **esercizi commerciali** dovranno chiudere a mezzanotte e mezza, mentre il venerdì e il sabato l’orario di chiusura è fissato all’una e trenta.

Motivazioni della protesta

Questa iniziativa è stata adottata a seguito di una serie di **conflitti legali** tra i **residenti**, che si sono detti stanchi del **caos notturno**, e l’**amministrazione comunale**, che è stata condannata a risarcire i cittadini per non aver garantito la necessaria **quiete pubblica**. Di fronte a questa situazione, i **proprietari** dei locali hanno già annunciato l’intenzione di presentare **ricorso** al **Tar**, evidenziando le **difficoltà economiche** che tali restrizioni potrebbero causare.

Partecipazione degli esercenti

La **protesta** ha visto la partecipazione attiva di molti **esercenti**, che hanno espresso il loro disappunto per le **misure** ritenute eccessive e dannose per il **settore** della **ristorazione** e della **vita notturna**. In una città come **Napoli**, dove la **cultura** del **divertimento** è parte integrante della vita sociale, queste restrizioni sono percepite come un attacco alla **libertà di impresa** e alla **tradizione** di **convivialità** che caratterizza l’area.

Dibattito e richieste

Il **dibattito** si fa acceso, con i **commercianti** che chiedono un confronto diretto con le **autorità locali** per trovare **soluzioni** che possano bilanciare le esigenze dei **residenti** con quelle delle **attività commerciali**. La questione della **sicurezza** e della **quiete pubblica** rimane al centro del dibattito, mentre i locali continuano a chiudere le serrande in segno di **protesta**, in attesa di **sviluppi futuri**.

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