Stress e salute: un nuovo test delle unghie per valutare il livello di stress

Rosita Ponti

Novembre 7, 2025

La presenza costante di stress nella vita quotidiana può evolversi in una vera e propria malattia, generando effetti che alimentano ulteriormente la tensione e creando un circolo vizioso. Per affrontare questa problematica, i professionisti della Casa di cura San Rossore di Pisa, in collaborazione con l’Università di Pisa, stanno sviluppando un innovativo test delle unghie per misurare i livelli di stress cronico.

I danni e le strategie di prevenzione

Lo stress attiva circuiti biologici che possono avere effetti sia immediati che a lungo termine. Gli specialisti della Casa di cura San Rossore hanno messo a punto un protocollo multidisciplinare per affrontare e prevenire lo stress, fornendo indicazioni pratiche che spaziano da una dieta anti-stress all’importanza di attività fisiche, meditazione e creazione di relazioni sociali.

Esistono due forme di stress: l’acuto e il cronico. “Lo stress acuto comporta il rilascio di cortisolo, un ormone steroideo noto come ormone dello stress, che ha una funzione riparatrice e aiuta a gestire situazioni difficili”, spiegano gli esperti. Tuttavia, nel caso di stress cronico, il cortisolo viene prodotto in quantità eccessive per periodi prolungati, il che può portare a uno stato infiammatorio persistente, aumentando il rischio di gravi patologie.

L’endocrinologo Fausto Bogazzi sottolinea che, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, lo stress cronico è considerato una condizione pre-patologica, simile al burnout. Durante periodi di intenso stress, il corpo attiva un sistema ancestrale che accelera il battito cardiaco e innalza la pressione sanguigna. Un carico prolungato di stress può causare complicanze come insonnia, ansia, depressione e ipertensione, fino a patologie cardiovascolari.

Bogazzi evidenzia che, nel contesto attuale, lo stress è diventato un compagno costante per molti, influenzando non solo il lavoro ma anche le relazioni personali. “Le fonti di stress sono molteplici e nessuno, nemmeno i bambini, è immune”, conclude l’endocrinologo, esortando a riconoscere i segnali di stress negli altri.

Il protocollo integrato anti-stress

La Casa di cura San Rossore, sotto la direzione di Bogazzi e con il supporto dello psicologo clinico Ciro Conversano, ha istituito un protocollo innovativo per affrontare le condizioni di stress che minacciano la salute. “È fondamentale intraprendere un percorso integrato per affrontare lo stress e prevenirlo”, afferma Bogazzi. L’obiettivo è ridurre l’infiammazione cronica causata dallo stress e sviluppare una maggiore resilienza.

Il protocollo si concentra su aspetti cruciali come intestino, ormoni, attività fisica e alimentazione. “Gli eventi stressogeni fanno parte della vita, ma è possibile imparare a gestirli”, spiega Bogazzi, sottolineando l’importanza di identificare le fonti di stress e adottare strategie adeguate per proteggere il benessere fisico. Un supporto significativo proviene dalla collaborazione tra specialisti, tra cui endocrinologi, nutrizionisti e psicologi.

Gli esperti consigliano di integrare nella dieta elementi naturali antinfiammatori, come gli acidi grassi omega-3, e di utilizzare probiotici specifici per modulare il microbiota intestinale. L’attività fisica regolare, la pratica della mindfulness e la coltivazione di hobby e relazioni sociali completano il percorso di gestione dello stress.

Misurare il cortisolo per valutare lo stress

Gli specialisti della Casa di cura San Rossore sottolineano l’importanza di affiancare alla valutazione psicologica una misurazione oggettiva dello stress cronico. In questo contesto, un progetto di ricerca condotto dall’Università di Pisa, che coinvolge Bogazzi e Conversano, mira a sviluppare un metodo per misurare il cortisolo attraverso l’analisi delle unghie. Questo approccio consentirà di rilevare la presenza di cortisolo nell’organismo e di utilizzarlo come indicatore di stress cronico.

“Misurare l’ormone dello stress è fondamentale a livello globale, considerando i rischi legati a un’infiammazione permanente”, affermano i ricercatori. Questo studio rappresenta un passo importante nella prevenzione e cura delle patologie legate a condizioni di stress cronico, contribuendo a migliorare la salute pubblica.

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