Sei indagati sono stati rinviati a giudizio oggi, 12 gennaio 2025, dal giudice Ambra Cerabona presso il tribunale di Napoli, in merito all’incidente mortale avvenuto sulla Tangenziale di Napoli il 23 giugno 2023. I soggetti dovranno rispondere di omicidio colposo a causa di un grave sinistro che ha coinvolto un prototipo di Volkswagen, il quale ha preso fuoco ed è esploso, causando la morte di due persone. Tra le vittime si trova Maria Vittoria Prati, una ricercatrice di 66 anni dell’Istituto Motori del CNR, e Fulvio Filace, un tirocinante di 25 anni.
Dettagli sull’incidente mortale
L’incidente si è verificato in un momento di intensa attività sulla Tangenziale di Napoli, una delle arterie principali della città . Il 23 giugno 2023, il prototipo di Volkswagen ha improvvisamente preso fuoco, generando una serie di esplosioni che hanno allarmato gli automobilisti e i passanti. Maria Vittoria Prati e Fulvio Filace erano a bordo del veicolo e, nonostante i tentativi di soccorso, non hanno potuto sfuggire alle fiamme. La tragedia ha suscitato un’ondata di commozione e preoccupazione tra la comunità scientifica e i cittadini.
Il procedimento legale in corso
Il rinvio a giudizio dei sei indagati segna un passo significativo nel procedimento legale che segue l’incidente. Gli indagati, che comprendono diverse figure professionali legate alla progettazione e alla sicurezza del veicolo, sono accusati di aver contribuito, a vario titolo, alla causa dell’incidente. Il dibattimento avrà inizio il 20 gennaio 2025 e si prevede che il processo si concentri sulle responsabilità individuali e sulle eventuali negligenze che hanno portato alla tragedia.
La decisione del giudice Cerabona di rinviare a giudizio i sei indagati è stata accolta con attenzione da parte dei media e delle autorità locali, che seguono da vicino l’evoluzione del caso. L’udienza del 20 gennaio rappresenterà un momento cruciale per le famiglie delle vittime, che attendono giustizia e chiarezza su quanto accaduto in quella tragica giornata.
