Medicina: 130 anni di radiologia, un viaggio tra innovazioni e cura del paziente

Veronica Robinson

Novembre 8, 2025

Ogni anno, in Italia, vengono effettuate circa 70 milioni di procedure di diagnostica per immagini, un dato che evidenzia l’importanza sempre crescente di questa disciplina nel sistema sanitario del Paese. Nicoletta Gandolfo, presidente della Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica (SIRM), sottolinea come i radiologi abbiano evoluto il loro ruolo, passando da semplici tecnici a figure centrali nei percorsi diagnostici e terapeutici.

Origini e sviluppo della radiologia

Il 8 novembre 1895 rappresenta un momento fondamentale nella storia della medicina: il fisico tedesco Wilhelm Conrad Röntgen scopre i raggi X durante i suoi esperimenti, realizzando la prima radiografia della mano di sua moglie. Questa scoperta ha dato inizio a un’evoluzione straordinaria della radiologia, che nel 2025 non è più solo una specializzazione medica, ma una componente essenziale dei processi diagnostico-terapeutici per una vasta gamma di malattie. La transizione dall’uso delle pellicole radiografiche a sistemi digitali ha rivoluzionato il settore, permettendo la visualizzazione delle immagini su monitor e la loro archiviazione in sistemi informatici avanzati, mantenendo invariato il principio fisico dei raggi X. Gandolfo evidenzia che l’innovazione ha permeato ogni aspetto della radiologia, introducendo tecnologie come l’ecografia, la risonanza magnetica e la radiologia interventistica. Questi strumenti offrono la possibilità di esplorare il corpo umano con una precisione senza precedenti, distinguendo tra condizioni normali e patologiche e contribuendo a terapie sempre più personalizzate.

Il medico radiologo come figura clinica chiave

Nell’attuale contesto sanitario, il medico radiologo non è più considerato solo un tecnico, ma una figura clinica di grande importanza nel trattamento delle malattie. Gandolfo afferma che i radiologi partecipano attivamente in tutte le fasi diagnostiche e terapeutiche, affrontando un ampio ventaglio di patologie, dalle malattie cardiovascolari a quelle oncologiche, fino a quelle neurologiche e pediatriche. Le immagini prodotte dai radiologi sono cruciali per formulare diagnosi, valutare l’efficacia delle terapie e orientare le decisioni chirurgiche o farmacologiche. La radiologia interventistica ha aperto nuove possibilità, consentendo l’esecuzione di manovre minimamente invasive sotto guida radiologica. Procedure come l’embolizzazione di tumori o la disostruzione di arterie offrono alternative sicure e meno invasive rispetto agli interventi chirurgici tradizionali. Gandolfo sottolinea l’importanza della collaborazione tra radiologi e altri specialisti, come chirurghi e oncologi, per costruire percorsi di cura personalizzati e di alta qualità.

Il contributo della radiologia all’efficienza dei servizi sanitari

Gandolfo evidenzia l’importanza dell’appropriatezza prescrittiva come strumento per migliorare l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale e ridurre le liste d’attesa. Secondo il DM 77 del 2022, i radiologi hanno un ruolo fondamentale nell’indirizzare i colleghi verso le indagini più utili, evitando esami superflui che sottraggono risorse a chi ne ha realmente bisogno. La comunicazione tra medici di medicina generale e specialisti risulta essenziale per ottimizzare i percorsi diagnostico-terapeutici. Inoltre, i radiologi sono responsabili dell’educazione dei pazienti riguardo all’utilità degli esami, contribuendo a una maggiore consapevolezza e sicurezza. Questo approccio etico comprende anche il monitoraggio delle dosi di radiazioni e la qualità delle apparecchiature utilizzate.

Innovazioni tecnologiche e intelligenza artificiale nella radiologia

L’emergere dell’intelligenza artificiale sta cambiando radicalmente il panorama della radiologia. Gandolfo sottolinea come questa tecnologia possa migliorare la qualità del lavoro e la precisione diagnostica, ottimizzando le immagini e riducendo l’esposizione a radiazioni. La radiomica rappresenta una nuova frontiera, permettendo l’analisi quantitativa delle immagini per ottenere informazioni dettagliate sul comportamento dei tumori e personalizzare le terapie. Tuttavia, Gandolfo chiarisce che l’intelligenza artificiale deve essere considerata un supporto e non un sostituto del radiologo. Il giudizio umano e la capacità comunicativa continuano a essere essenziali nel processo diagnostico.

Il team radiologico e il ruolo della SIRM

Insieme ai radiologi, operano professionisti chiave come il fisico medico, il tecnico di radiologia e gli infermieri specializzati. Gandolfo auspica una valorizzazione del ruolo degli infermieri dedicati alla radiologia, poiché la presenza di professionisti altamente formati contribuisce a procedure più sicure ed efficienti. La SIRM, una delle principali società scientifiche nel campo della radiologia, promuove la crescita delle scienze radiologiche attraverso formazione e innovazione. Collabora con istituzioni e altre società scientifiche per sviluppare linee guida e percorsi diagnostico-terapeutici sostenibili. La prevenzione delle patologie oncologiche è uno dei temi prioritari, con iniziative attive per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della diagnosi precoce e di stili di vita sani.

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