Il primo ministro ungherese, Viktor Orbán, ha comunicato che l’Ungheria è stata esentata dalle sanzioni imposte dagli Stati Uniti nei confronti della Russia. La notizia è emersa a seguito di un incontro avvenuto a Washington con il presidente statunitense Donald Trump. Orbán ha espresso soddisfazione per l’esenzione totale dalle restrizioni riguardanti le fonti energetiche, affermando che ciò ha permesso di ridurre i costi dei servizi pubblici nel Paese.
Costi energetici in Europa
Durante la conferenza stampa, il primo ministro ha evidenziato come l’Ungheria continui a mantenere i costi energetici più contenuti d’Europa, grazie a questa esenzione. Orbán ha chiarito che non ci sono sanzioni che possano compromettere le forniture energetiche o aumentare i prezzi delle importazioni per il suo Paese. La sua dichiarazione sottolinea l’importanza di garantire stabilità economica in un contesto di crescente pressione internazionale.
Necessità di soluzioni energetiche
In un’intervista rilasciata alla radio pubblica ungherese, Orbán ha dichiarato che non intende chiedere favori agli Stati Uniti, ma desidera che si comprenda la difficoltà in cui si trovano alcuni Stati, come l’Ungheria, privi di accesso diretto al mare, a causa delle sanzioni recenti sull’energia russa. Il primo ministro ha messo in luce la necessità di trovare soluzioni che non mettano a repentaglio la sicurezza energetica del Paese.
Investimenti statunitensi e accordi di cooperazione
Orbán ha anche annunciato che l’Ungheria si aspetta ulteriori investimenti statunitensi, evidenziando come questi siano fondamentali non solo per la creazione di nuovi posti di lavoro, ma anche per l’innalzamento del livello tecnologico dell’economia ungherese. A tal proposito, è stato siglato un accordo di cooperazione tra Ungheria e Stati Uniti nei settori militare e spaziale, il quale garantirà al Paese l’accesso a tecnologie avanzate in ambito difensivo.
Acquisto di equipaggiamento difensivo
Inoltre, il governo ungherese ha manifestato l’intenzione di acquistare equipaggiamento difensivo statunitense per un valore di 700 milioni di dollari, come riportato in una nota ufficiale dal Dipartimento di Stato americano. Questo investimento rappresenta un passo significativo per rafforzare le capacità difensive dell’Ungheria, in un contesto geopolitico complesso e in continua evoluzione.
