Peppe Quintale rivela a “Ciao Maschio”: “Ho pensato al suicidio durante il Covid”

Veronica Robinson

Novembre 8, 2025

Peppe Quintale si racconta in un’intervista toccante a ‘Ciao Maschio’, trasmissione condotta da Nunzia De Girolamo, in onda sabato 8 novembre 2025 alle ore 17.05 su Rai 1. Durante il dialogo, l’ex protagonista della televisione italiana condivide le sue esperienze più difficili, dall’oscurità della **pandemia** al profondo legame con suo **figlio**, rivelando una **vulnerabilità** che molti possono comprendere.

Il peso del lockdown

Nell’incontro con Nunzia, Peppe Quintale si apre riguardo al periodo più critico della sua vita. Rievoca con emozione il momento in cui il **lockdown** ha avuto un impatto devastante su di lui. “Il **lockdown** mi ha travolto. Avevo appena fatto l’investimento più grande della mia vita… poi tutto è crollato”, confessa. Ricorda una sera trascorsa su una collina a 800 metri di altitudine, dove i pensieri bui lo assalivano. “Ho pensato: mi metto da una parte e mi addormento. È stato brutto. Bruttissimo”. La conduttrice, colpita dalla sua sincerità, gli chiede se avesse mai pensato al **suicidio**. Peppe, con la voce tremante, ammette: “Sì. Ho pensato di lasciarmi andare. Ma poi ho pensato a mio **figlio**. Se continuo a parlarne, piango”. La **fragilità** di un uomo che ha affrontato la vita con determinazione emerge chiaramente in queste parole.

La battaglia del figlio

Un altro capitolo della vita di Peppe è legato alla **salute** di suo **figlio**, che ha affrontato una delle sfide più dure. “Quando aveva 5 anni, gli fu diagnosticato un **retinoblastoma**, un **tumore** all’occhio. Abbiamo vissuto mesi terribili, poi per fortuna non era **tumore**, ma una **malattia** rara”, racconta. La sua narrazione si fa intensa mentre descrive le 55 **narcosi** a cui il bambino è stato sottoposto. Ogni volta che accompagnava il **figlio**, Peppe osservava altri bambini che purtroppo non ce l’avevano fatta. “Capisci che la vita è un **miracolo**”, riflette.

Un episodio che lo ha segnato profondamente è l’incontro con una madre che, dopo averlo ascoltato in televisione, lo ha abbracciato in lacrime, esprimendo la sua gratitudine: “È grazie a lei se mio **figlio** è vivo”. Queste esperienze, cariche di emozione e di silenzi significativi, trasmettono un messaggio potente: la **fragilità** non è da considerarsi una **debolezza**, ma piuttosto un passo verso la **rinascita**. Peppe Quintale, attraverso il suo racconto, offre uno spaccato di **coraggio** e **amore** incondizionato, lasciando un segno indelebile nel cuore di chi ascolta.

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