Peskov: l’Ucraina ostacola il progresso verso una risoluzione del conflitto

Veronica Robinson

Novembre 8, 2025

La situazione attuale in Ucraina continua a destare preoccupazione, con il conflitto che sembra non trovare una soluzione immediata. Il 8 novembre 2025, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha rilasciato dichiarazioni significative, smentendo le recenti voci riguardanti il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov. Secondo Peskov, le affermazioni secondo cui Lavrov non sarebbe più gradito a Vladimir Putin sono del tutto infondate.

Le dichiarazioni del portavoce del cremlino

Nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Mosca, Peskov ha sottolineato che l’Ucraina sta ostacolando il progresso verso una risoluzione pacifica del conflitto. Ha descritto come le notizie circolanti riguardo a un presunto allontanamento di Lavrov dalla fiducia di Putin siano state create per generare confusione. Peskov ha definito queste notizie come “false” e ha ribadito la continua fiducia del presidente russo nei confronti del suo ministro degli esteri. Questo intervento è arrivato in un momento in cui le relazioni tra Russia e Ucraina sono particolarmente tese, con entrambe le parti che continuano a scambiarsi accuse.

Il contesto del conflitto in ucraina

Il conflitto in Ucraina, iniziato nel 2014, ha visto un’escalation di violenze e tensioni geopolitiche. Le forze russe hanno annesso la Crimea e supportato i separatisti nell’est del paese, portando a una guerra che ha causato migliaia di morti e un’ampia crisi umanitaria. Nonostante vari tentativi di negoziazione, la pace sembra ancora lontana. Le affermazioni di Peskov riflettono la posizione ufficiale del Cremlino, che continua a negare qualsiasi responsabilità diretta nel conflitto e a sostenere che la soluzione dipenda dall’Ucraina.

Le reazioni internazionali

Le dichiarazioni di Peskov hanno suscitato reazioni a livello internazionale, con molti paesi che seguono con attenzione gli sviluppi della situazione. La comunità internazionale ha espresso preoccupazione per il protrarsi del conflitto e per le sue conseguenze su stabilità e sicurezza in Europa. Le sanzioni imposte alla Russia continuano a rimanere in vigore, mentre gli Stati Uniti e l’Unione Europea monitorano da vicino le dinamiche tra Mosca e Kiev.

La situazione rimane in continua evoluzione e gli sviluppi futuri potrebbero avere un impatto significativo sulla geopolitica della regione.

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