Trump annuncia il dispiegamento di 20.000 soldati nella Striscia di Gaza

Rosita Ponti

Novembre 8, 2025

Una nuova iniziativa di stabilizzazione internazionale è in fase di attuazione per la Striscia di Gaza, come annunciato dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il 5 gennaio 2025, durante una conferenza stampa alla Casa Bianca. Questa forza, che verrà schierata “molto presto”, avrà il compito di affrontare le problematiche legate a Hamas e altre questioni di sicurezza nella regione.

Il piano di intervento per Gaza

La proposta elaborata dagli Stati Uniti prevede l’invio di circa 20.000 soldati in una missione di stabilizzazione nella Striscia di Gaza, accompagnata da un’amministrazione transitoria della durata di due anni. L’obiettivo principale di questa operazione sarà la protezione dei civili e la fornitura di aiuti umanitari, ma il compito cruciale rimane la smilitarizzazione della zona. Questo processo includerà la distruzione delle strutture militari esistenti e il disarmo di gruppi armati, tra cui Hamas.

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è attualmente impegnato nella discussione di una bozza di risoluzione che formalizzerà il piano di pace per Gaza. Le proposte avanzate mirano a garantire un ambiente sicuro per i residenti della Striscia, stabilendo un quadro di cooperazione internazionale per affrontare le sfide di sicurezza e umanitarie.

Partecipazione internazionale e supporto diplomatico

Fonti diplomatiche hanno rivelato che diverse nazioni, tra cui l’Indonesia, hanno già manifestato la loro disponibilità a contribuire alla forza internazionale. Tuttavia, queste nazioni hanno sottolineato l’importanza di un mandato ufficiale del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per procedere con il dispiegamento delle truppe nella regione. La cooperazione internazionale sarà fondamentale per il successo di questa iniziativa, che richiede un consenso globale per affrontare le complessità del conflitto.

Possibili sviluppi con l’Iran

Durante la stessa conferenza stampa, Trump ha accennato alla possibilità di rivedere le sanzioni imposte all’Iran. Secondo quanto riferito, Teheran ha espresso interesse per la revoca di queste misure restrittive. Il presidente statunitense ha dichiarato di essere aperto a considerare questa richiesta, lasciando intendere che eventuali sviluppi futuri potrebbero dipendere dalle dinamiche regionali e dalle trattative in corso.

Con l’approccio proposto, gli Stati Uniti cercano di stabilire un nuovo equilibrio nella Striscia di Gaza, affrontando le radici del conflitto attraverso una combinazione di intervento militare e supporto umanitario. La comunità internazionale osserva attentamente questi sviluppi, consapevole delle implicazioni che potrebbero avere per la stabilità della regione e per le relazioni diplomatiche globali.

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