La sonda cinese Tianwen-1, attualmente in orbita attorno a Marte, ha recentemente fornito nuove immagini ravvicinate della cometa interstellare 3I/Atlas. Nel frattempo, negli Stati Uniti, la Nasa si trova in una situazione di stallo a causa di un blocco amministrativo (shutdown), che ha sollevato interrogativi sulla pubblicazione delle immagini catturate dalla telecamera HiRISE a bordo del Mars Reconnaissance Orbiter tra il 2 e il 3 ottobre. La deputata repubblicana Anna Paulina Luna ha contattato direttamente la Nasa per richiedere chiarimenti in merito a questa situazione.
La curiosità attorno a questo misterioso oggetto cosmico, le cui dimensioni sono paragonabili a quelle di Manhattan, cresce di giorno in giorno. Astronomi e appassionati di tutto il mondo sono attratti dalle sue caratteristiche insolite, che hanno destato l’attenzione della comunità scientifica.
Origine interstellare della cometa 3i/atlas
Scoperta nel luglio 2025, 3I/Atlas è stata rapidamente identificata come il terzo oggetto di origine interstellare mai osservato nel sistema solare. Gli esperti hanno classificato la cometa come interstellare a causa della forma iperbolica della sua orbita, che non segue un percorso chiuso attorno al Sole. Analizzando il suo percorso passato, è chiaro che la cometa proviene da oltre i confini del sistema solare.
L’interesse per 3I/Atlas è aumentato grazie alle affermazioni del noto astronomo di Harvard Avi Loeb, il quale ha avanzato l’ipotesi che la cometa possa rappresentare una tecnologia aliena. Il suo blog su Medium ha attirato migliaia di lettori in pochi giorni, generando attesa per nuove “anomalie” legate alla cometa, sebbene la comunità scientifica rimanga scettica riguardo a tali affermazioni.
Caratteristiche peculiari di 3i/atlas
Loeb ha analizzato i dati raccolti da diversi satelliti, tra cui SOHO, STEREO e GOES-19, notando un improvviso aumento di luminosità della cometa, molto più pronunciato rispetto a quello delle comete tradizionali. La brillantezza di 3I/Atlas aumenta seguendo una curva esponenziale, ben oltre i valori tipici delle comete.
Un altro aspetto sorprendente è il suo colore, che appare più blu del Sole. Questo significa che la cometa emette o riflette una maggiore quantità di radiazione azzurra rispetto alla luce solare, che è di per sé bianca con una leggera sfumatura gialla. Le comete di solito appaiono più rosse a causa della polvere che disperde la luce solare, quindi questa tonalità azzurra potrebbe suggerire la presenza di gas ionizzati o una composizione chimica particolare, rendendo 3I/Atlas un oggetto unico nel nostro sistema solare.
Loeb ha anche evidenziato un’altra anomalia: durante il perielio, quando la cometa ha raggiunto la distanza minima dal Sole, sono stati osservati movimenti inspiegabili solo dalla gravità. Questi movimenti suggeriscono che la cometa si muova come se fosse spinta da un razzo naturale, probabilmente a causa del degassamento di materiali volatili. Loeb non esclude l’idea provocatoria di una spinta artificiale, come se l’oggetto avesse un “motore interno”, invitando la comunità scientifica a non scartare dati solo perché non esiste ancora una spiegazione teorica definitiva. Le osservazioni future, in particolare tramite i telescopi Hubble e James Webb, saranno cruciali per determinare se la cometa sta effettivamente perdendo massa a ritmi straordinari o se le anomalie sono semplicemente fenomeni naturali poco compresi.
Rassicurazioni dalla nasa
A tentare di placare gli animi è intervenuto l’ex capo ad interim della Nasa, Sean Duffy, che ha affermato su X che le osservazioni non mostrano alcuna minaccia né segni di vita extraterrestre.
Tra i commenti al post, è apparso anche quello della celebre influencer Kim Kardashian, che ha chiesto: “Aspetta… che succede con 3IAtlas?!?!!!!!???”.
Ipotesi di elon musk
Nel podcast The Joe Rogan Experience, Elon Musk ha ipotizzato che, qualora 3I/Atlas fosse un’astronave aliena, le sue enormi dimensioni e la composizione metallica a base di nichel potrebbero darle “il potenziale per distruggere un continente… forse peggio”. Queste dichiarazioni hanno riacceso l’immaginazione dei complottisti del web, che parlano già di misteriosi segnali radio provenienti dall’oggetto e di un possibile imminente arrivo degli alieni.
Dettagli sulla cometa e sulla nasa
La Nasa ha chiarito che la cometa 3I/ATLAS non rappresenta alcuna minaccia per la Terra, poiché rimarrà a una distanza considerevole dal nostro pianeta. Il massimo avvicinamento avverrà a circa 1,8 unità astronomiche (circa 270 milioni di chilometri o 170 milioni di miglia).
La cometa sarà visibile ai telescopi terrestri fino a settembre 2025 e poi scomparirà dalle osservazioni fino a dicembre dello stesso anno, quando riapparirà dall’altro lato del Sole, permettendo una nuova fase di osservazioni.
La cometa è stata battezzata con il nome del team ATLAS, che sta per Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System, un progetto di telescopi terrestri finanziato dalla Nasa, il cui obiettivo è rilevare asteroidi e oggetti potenzialmente pericolosi. La lettera “I” indica che si tratta di un oggetto interstellare, mentre il numero “3” segnala che è il terzo oggetto interstellare conosciuto.
Il Telescopio Spaziale Hubble ha catturato un’immagine della cometa 3I/ATLAS il 21 luglio 2025, quando si trovava a circa 277 milioni di miglia dalla Terra. Hubble ha rivelato un nucleo solido e ghiacciato, da cui si stacca un cappuccio di polvere a forma di lacrima, mentre le stelle di sfondo appaiono leggermente striate a causa della traiettoria iperbolica della cometa.
