Manovra economica, Giorgetti: “Sull’Irpef abbiamo ragione, criticati ingiustamente”

Rosita Ponti

Novembre 9, 2025

Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, ha partecipato al Festival dei Territori Industriali di Bergamo il 15 ottobre 2025, esprimendo le sue considerazioni sulla situazione economica attuale in Italia. Durante il suo intervento, Giorgetti ha affrontato il tema della definizione di “ricco”, sottolineando come le istituzioni, come l’Istat e la Banca d’Italia, possano avere una visione distorta della realtà. Ha spiegato che il governo ha investito circa 18 miliardi nel 2024 per sostenere i redditi sotto i 35 mila euro, estendendo ora il supporto anche ai redditi fino a 50 mila euro. Secondo il ministro, questa strategia è parte di un piano pluriennale per affrontare le difficoltà del ceto medio.

Il ministro ha poi riflettuto sulle responsabilità di chi deve prendere decisioni in un contesto globale caratterizzato da conflitti e instabilità. Ha affermato che è facile criticare il lavoro altrui, ma gestire situazioni complesse è molto più difficile. Giorgetti ha concluso la sua analisi affermando che la manovra economica deve essere valutata nel suo insieme, senza focalizzarsi su singoli aspetti.

Possibile introduzione di norme pluriennali per iper e super ammortamenti

Giorgetti ha manifestato l’auspicio di rendere pluriennali le norme relative agli iper e super ammortamenti, strumenti che potrebbero incentivare gli investimenti e il rinnovamento delle aziende italiane. Durante il suo intervento, ha spiegato che la possibilità di pianificare investimenti su più anni offrirebbe agli imprenditori un quadro di certezze, fondamentale per stimolare l’attività economica. Ha sottolineato come questo approccio possa rappresentare un impulso automatico per il miglioramento e l’innovazione. Il ministro ha dichiarato che si impegnerà a trovare una soluzione per rendere queste norme più stabili e prevedibili.

Le banche e l’importanza del credito

Giorgetti ha affrontato il tema del credito, evidenziando la necessità che le banche tornino a concentrarsi sull’erogazione di prestiti, piuttosto che limitarsi a gestire i depositi. Ha criticato la visione di alcuni banchieri che sostengono che ci sia poca domanda di credito, sottolineando come lo Stato stia facendo uno sforzo attraverso garanzie pubbliche. Secondo il ministro, è fondamentale che le banche si impegnino a sostenere l’economia reale, piuttosto che cercare guadagni facili attraverso la gestione passiva dei depositi. Ha anche accennato alla necessità di un approccio normativo europeo più consapevole, in linea con le sfide economiche attuali.

Affrontare l’overcapacity cinese e i dazi americani

Durante il suo intervento, Giorgetti ha richiamato l’attenzione sulla questione dell’overcapacity cinese, che rappresenta una minaccia per l’industria europea. Ha messo in evidenza come le politiche commerciali aggressive degli Stati Uniti e il dumping praticato dalla Cina possano danneggiare l’economia europea. Il ministro ha sottolineato l’importanza di rivedere le regole commerciali nel contesto del G7, affinché non ci sia un accesso libero e indiscriminato ai mercati. Ha avvertito che la crisi del modello economico tedesco, basato su energia a basso costo e esportazioni verso la Cina, richiede un’attenzione urgente, poiché rappresenta una questione di sopravvivenza per l’intera Europa.

Chiarimenti sugli aiuti di Berlino all’economia tedesca

Giorgetti ha anche sollevato preoccupazioni riguardo agli aiuti massicci del governo tedesco all’economia nazionale, un intervento che potrebbe violare le normative europee. Ha annunciato che il prossimo incontro dell’Ecofin sarà dedicato al tema dell’energia, e il governo italiano cercherà di difendere le proprie posizioni riguardo alla tassazione del gas, considerato un elemento cruciale per la sostenibilità dell’industria italiana nel lungo termine.

Critiche del Partito Democratico alla manovra del governo

Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha risposto alle dichiarazioni di Giorgetti, sostenendo che il governo stia facendo propaganda piuttosto che affrontare la realtà. A Napoli, durante il congresso nazionale dei Giovani Democratici, ha sottolineato come i dati dell’Istat evidenzino che l’intervento sull’aliquota Irpef avvantaggerà principalmente le famiglie più ricche. Schlein ha affermato che l’intervento porterà solo 30 euro in più all’anno per chi guadagna 30 mila euro, mentre chi guadagna 199 mila euro beneficerà di 440 euro in più. Ha inoltre criticato l’aumento della pressione fiscale, che ha raggiunto il massimo storico, e ha accusato il governo di non affrontare le conseguenze delle proprie scelte economiche.

×