Papa Leone: la Chiesa come “cantiere” per una comunità da edificare con pazienza

Veronica Robinson

Novembre 9, 2025

Alla presenza di circa 2700 fedeli, il 12 gennaio 2025, il Pontefice ha rievocato l’importanza storica della Cattedrale di Roma, edificata per volere dell’imperatore romano Costantino. Questo avvenne dopo che, nel 313 d.C., Costantino concesse ai cristiani la libertà di culto. La Basilica fu poi dedicata da Papa Silvestro I pochi anni dopo la sua costruzione.

Il Papa, Leone XIV, ha sottolineato che questa Basilica, riconosciuta come “Madre di tutte le Chiese”, rappresenta qualcosa di molto più profondo rispetto a un semplice monumento o a una memoria storica. Ha affermato che essa è un “segno della Chiesa vivente”, costruita con “pietre scelte e preziose in Cristo Gesù, pietra angolare”. Il Pontefice ha ricordato che questo fatto ci invita a riflettere su come anche noi, come “pietre viventi”, contribuiamo a formare un “tempio spirituale” su questa terra. Ha citato San Paolo VI, evidenziando che è la comunità ecclesiale, la Chiesa, a conferire al Laterano la sua struttura esteriore più solida e visibile.

Il cantiere della Chiesa

Successivamente, Leone XIV ha fatto riferimento al Vangelo proclamato durante la Messa, tratto dall’Evangelista Luca. In questo brano, si narra di Zaccheo, un “uomo ricco e potente” che avverte il bisogno di incontrare Gesù. Per farlo, si arrampica su un albero, un gesto insolito e inappropriato per una persona del suo rango, abituata a ricevere ciò che desidera senza sforzo, come se fosse un tributo dovuto nel suo ufficio di esattore delle tasse. Il Papa ha evidenziato che “quel salire tra i rami” simboleggia per Zaccheo il riconoscimento dei propri limiti e la capacità di superare le inibizioni legate all’orgoglio. Questo gesto gli permette di incontrare Gesù, dando inizio a una nuova vita per lui.

Leone XIV ha affermato che l’incontro con Gesù ci trasforma e ci invita a lavorare nel “grande cantiere di Dio”, dove siamo modellati secondo i Suoi disegni di salvezza. Negli ultimi anni, l’immagine del “cantiere” è stata frequentemente utilizzata per descrivere il percorso ecclesiale. Questa metafora è significativa, in quanto rappresenta non solo l’attività e la creatività, ma anche l’impegno e le sfide da affrontare, talvolta complesse, che caratterizzano il cammino della Chiesa.

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