Raid aerei russi intensificati: Pokrovsk a rischio di caduta, Kiev senza elettricità da ore

Veronica Robinson

Novembre 9, 2025

La situazione in Ucraina continua a essere critica, con eventi significativi che si susseguono nel conflitto. Il 9 novembre 2025, la città di Zaporozhzhia ha riacquistato la fornitura di energia elettrica, mentre nel contesto di indagini in corso, dieci persone sono state arrestate per presunta collaborazione con i servizi segreti ucraini.

Arresti per sospetta collaborazione con i servizi ucraini

Le autorità russe hanno arrestato una decina di individui, di cui alcuni di nazionalità russa e altri straniera, accusati di aver collaborato con i servizi segreti ucraini (SBU). La notizia è stata riportata da fonti vicine alle indagini, le quali hanno specificato che i sospettati sono accusati di aver partecipato a un’organizzazione terroristica. Tra i principali indagati vi è un cittadino straniero, ritenuto avere legami diretti con l’SBU. Gli arrestati sono attualmente detenuti in vari centri di detenzione, tra cui Lefortovo, situato a Mosca. La fonte ha sottolineato che l’inchiesta coinvolge anche altri individui non identificati, ampliando il raggio d’azione delle autorità russe nel tentativo di smantellare reti di presunto spionaggio.

Ripristino dell’energia a Zaporozhzhia

Il ripristino della fornitura di energia elettrica alla centrale nucleare di Zaporozhzhia, avvenuto il 9 novembre 2025, rappresenta un passo significativo dopo che la linea di riserva da 330 kilovolt era stata interrotta a maggio. Secondo la comunicazione ufficiale della centrale, la riconnessione della linea Ferrosplavnaya-1 è cruciale per garantire un approvvigionamento energetico affidabile, soprattutto in vista della stagione invernale. Il cessate il fuoco locale, imposto il 7 novembre, ha contribuito a creare un contesto più favorevole per le operazioni di ripristino energetico.

Kiev e le interruzioni di corrente

La capitale ucraina, Kiev, sta affrontando gravi problemi di approvvigionamento elettrico, con la città rimasta al buio per ore a causa di attacchi russi mirati alle infrastrutture energetiche. L’operatore di stato Centrenergo ha confermato che tutte e tre le centrali termoelettriche sotto la sua gestione sono attualmente non operative. Questo blackout ha colpito non solo Kiev, ma anche altre 25 località in Ucraina, aggravando la crisi energetica nel paese.

Attacchi russi e conseguenze umane

La notte scorsa, attacchi missilistici e droni russi hanno causato la morte di almeno sei persone e ferito numerose altre. Gli attacchi hanno colpito in particolare la città di Dnipro, dove un condominio è stato distrutto, e Zaporizhzhia, con un bilancio di tre vittime. La premier ucraina, Yulia Svyrydenko, ha dichiarato che importanti impianti energetici sono stati gravemente danneggiati, rendendo necessarie operazioni di ripristino immediato. Il Ministero della Difesa russo ha riferito di aver abbattuto 79 droni ucraini durante la notte, evidenziando l’intensificazione delle operazioni militari.

Dichiarazioni di Maria Zakharova

Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, ha esortato la Russia a concentrarsi sul proprio sviluppo e rafforzamento, evitando di fare affidamento sulla cautela dei Paesi occidentali. In un’intervista trasmessa dal canale TVC, ha definito le sanzioni occidentali come un segno della debolezza dell’Occidente e ha sottolineato la necessità per la Russia di dipendere solo da sé stessa. Zakharova ha evidenziato che la mancanza di unità tra i Paesi occidentali rende necessaria una strategia di autoconservazione e cooperazione con Stati disposti a instaurare relazioni eque.

Controversie tra Serbia e Russia

Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha risposto alle affermazioni di Zakharova riguardo alla fornitura di armi all’Ucraina, sottolineando che la Serbia non ha mai fornito armamenti a Kiev. Vucic ha dichiarato di mantenere un approccio rispettoso e di non voler rispondere in modo emotivo. Ha inoltre ribadito il controllo rigoroso esercitato dalla Serbia sull’export di armi, evidenziando il suo impegno per gli interessi nazionali e per il rispetto delle relazioni con la Russia. La segretaria di stato al ministero degli Esteri serbo, Nevena Jovanovic, ha anch’essa espresso sorpresa per le insinuazioni di Zakharova, affermando che la Serbia è un Paese sovrano che prende decisioni basate sui propri interessi.

×