Tumori, Mariarosa: “A 23 anni la diagnosi ha portato paura, ma la ricerca mi ha ridato speranza”

Rosita Ponti

Novembre 9, 2025

Mariarosa, oggi una giovane donna di 27 anni, ha visto la sua vita stravolgersi nel marzo del 2021. All’epoca, conosciuta come Mary tra le sue amiche, era al terzo anno di studi in psicologia, con un futuro promettente davanti a sé. La sua routine quotidiana viene interrotta da un sintomo preoccupante: l’ingrossamento dei linfonodi sopra la clavicola. Preoccupata, si rivolge al Policlinico di Catanzaro, nella sede di Germaneto, dove i medici decidono di approfondire la situazione. La diagnosi, purtroppo, rivela un linfoma di Hodgkin.

A guida nel percorso terapeutico

A guidarla in questo complesso percorso terapeutico è Marco Rossi, attuale direttore del reparto di Ematologia presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Catanzaro. La giovane racconta di quel momento come un “fulmine a ciel sereno”, sottolineando che, a quell’età, non ci si aspetta di dover affrontare una malattia così seria. Mary esprime un profondo senso di gratitudine verso il personale medico e gli infermieri che l’hanno supportata, facendola sentire a casa nonostante le difficoltà legate alla pandemia di Covid-19. “Non ho potuto avere accanto nessuno, nemmeno mia madre, ma la presenza di mia zia, che lavora in ospedale, è stata fondamentale”, afferma.

Il sostegno della famiglia

La famiglia di Mariarosa è molto unita e, sebbene abbia sentito il sostegno di tutti, la sua madre rappresenta per lei una figura insostituibile. “Mia madre è la mia metà, la mia forza. Ha condiviso parte del mio dolore”, confida Mary, ricordando un momento particolarmente toccante: “Quando ho dovuto tagliare i capelli, lei ha fatto lo stesso”. Questo gesto di solidarietà ha segnato un legame ancora più profondo tra madre e figlia, sottolineando l’importanza della famiglia nei momenti di difficoltà.

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