Una donna nel dopoguerra a Gaza: Faten Harb sottolinea l’importanza della fiducia nel popolo

Veronica Robinson

Novembre 9, 2025

L’attivista palestinese Faten Harb emerge come una delle figure più promettenti per la ricostruzione della Striscia di Gaza, alla luce del piano di pace recentemente firmato a Sharm El Sheikh. Questo accordo non solo affronta le immediate necessità umanitarie, ma guarda anche al futuro della regione dopo il regime di Hamas. La proposta prevede la creazione di un comitato palestinese composto da tecnici e esperti internazionali, incaricato di gestire il governo a interim e guidare i lavori di ricostruzione.

Faten Harb, figura di spicco nel panorama politico palestinese, è stata intervistata da Laura Tangherlini di Rainews24 per discutere il suo possibile ruolo in questo nuovo contesto. Durante l’intervista, Harb ha sottolineato l’importanza di un approccio collaborativo e inclusivo, capace di unire le diverse anime della società palestinese e di attrarre investimenti e supporto internazionale.

Il piano di pace e le sue implicazioni

Il piano di pace siglato a Sharm El Sheikh, il 9 novembre 2025, rappresenta un passo cruciale verso la stabilità nella regione. Questo accordo, voluto da diverse nazioni e organizzazioni internazionali, si propone di ristrutturare non solo le infrastrutture danneggiate, ma anche di fornire un nuovo modello di governance per la Striscia di Gaza. Il comitato proposto da Harb e composto da esperti locali e internazionali avrà il compito di pianificare e implementare progetti di ricostruzione, garantendo che le necessità della popolazione siano al centro delle decisioni.

La creazione di questo comitato è vista come un’opportunità per superare le divisioni interne e promuovere un dialogo costruttivo tra le diverse fazioni palestinesi. Harb ha evidenziato come la partecipazione di esperti internazionali possa portare competenze e risorse necessarie per affrontare le sfide immediate e costruire un futuro sostenibile per Gaza.

Il ruolo di Faten Harb nel governo a interim

Faten Harb, con la sua esperienza e il suo impegno per i diritti umani, potrebbe avere un ruolo chiave nel nuovo governo a interim. La sua visione per Gaza include un forte focus sulla ricostruzione delle infrastrutture, sull’educazione e sulla salute pubblica, elementi fondamentali per il ripristino della normalità nella vita quotidiana dei palestinesi. Durante l’intervista, Harb ha espresso la sua determinazione nel voler lavorare per un futuro in cui i giovani palestinesi possano avere accesso a opportunità e speranze, piuttosto che vivere in un contesto di conflitto e instabilità.

La sua candidatura per un posto nel comitato di transizione è sostenuta da un ampio consenso popolare, che la considera una figura in grado di rappresentare le diverse istanze della società civile. Harb ha sottolineato l’importanza di un approccio inclusivo, che tenga conto delle esigenze di tutti i settori della popolazione, dalle donne ai giovani, fino agli anziani e ai gruppi più vulnerabili.

Con il piano di pace che prende forma, la figura di Faten Harb potrebbe diventare simbolo di una nuova era per Gaza, caratterizzata da speranza e ricostruzione.

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