A trentasei anni dalla caduta del Muro di Berlino, il mondo continua a fronteggiare numerose barriere, sia fisiche che ideologiche, che separano le popolazioni e ostacolano il dialogo. Queste divisioni non solo compromettono la comunicazione tra i popoli, ma causano anche sofferenze incommensurabili.
Il messaggio del presidente
Il Presidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro, ha espresso il suo allarme riguardo a questa situazione critica, sottolineando come i conflitti attuali stiano generando nuove e pericolose divisioni. Secondo Valastro, i “muri” moderni, costruiti sull’odio, impediscono l’arrivo degli aiuti umanitari alle popolazioni colpite dai conflitti. Queste barriere ostacolano chi desidera portare soccorso e umanità a chi soffre, contribuendo alla morte di molte persone vulnerabili, le cui esistenze vengono spezzate dalla fame, dalla mancanza di medicinali e dalla violenza delle armi.
Riflessioni sull’importanza del passato
Il messaggio di Valastro, in occasione del trentaseiesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino, è chiaro: è fondamentale ricordare l’importanza di quell’evento storico, che non ha solo segnato la riunificazione di una città , ma ha anche rappresentato un simbolo di speranza per coloro che lottano per un mondo unito e pacifico. La Croce Rossa Italiana invita tutti a impegnarsi quotidianamente per costruire un presente e un futuro liberi da conflitti, dove il dialogo diventi la principale forma di confronto e i diritti umani siano sempre rispettati, senza essere negati dalle logiche dell’odio e dalle atrocità della guerra.
Il nostro ruolo nella societÃ
La riflessione di Valastro non può che farci interrogare sul nostro ruolo nella società attuale. La necessità di un impegno collettivo per superare le divisioni è più che mai urgente, affinché il ricordo della caduta del Muro di Berlino possa trasformarsi in un monito per le generazioni future.
