Il vertice di BelĂ©m, che si svolge il 10 anni dopo l’Accordo di Parigi, rappresenta un momento cruciale per la lotta contro il cambiamento climatico. Situata all’ingresso dell’Amazzonia, questa localitĂ assume un significato particolare, tanto che il presidente brasiliano Lula ha definito l’evento come la “Cop della veritĂ ”. Tuttavia, le aspettative sono basse, come evidenziato dalle dichiarazioni del segretario generale delle Nazioni Unite, AntĂłnio Guterres, il quale ha affermato che gli obiettivi prefissati sono stati sostanzialmente disattesi. Anche il leader britannico, Keir Starmer, ha espresso un atteggiamento scettico riguardo ai progressi in materia di sostenibilitĂ .
Assenze significative e impegni europei
Un’assenza di rilievo è quella di Donald Trump, che ha deciso di ritirarsi dall’Accordo di Parigi per la seconda volta durante il suo mandato. Nel contesto europeo, Ursula von der Leyen ha garantito che i 27 Stati membri, inclusa l’Italia, sono determinati a ridurre le emissioni di gas serra del 90% entro il 2040. Tuttavia, è stata richiesta una certa “flessibilitĂ ”, in particolare riguardo ai crediti di carbonio, una questione sollevata anche dall’Italia. Il vicepremier Antonio Tajani ha definito questo approccio come un “giusto compromesso”, sottolineando che la transizione energetica non deve gravare eccessivamente sull’economia e sulla societĂ .
Iniziative per la sostenibilitĂ e la crisi climatica
Il contesto geopolitico complica ulteriormente la situazione. Lula ha denunciato come la guerra in Ucraina abbia compromesso anni di impegno per la sostenibilitĂ ambientale. In risposta a queste sfide, il presidente brasiliano ha presentato una nuova iniziativa: un fondo per la conservazione delle foreste tropicali, giĂ sostenuto da oltre 50 Paesi e con un finanziamento di oltre 5 miliardi di dollari. Questo passo rappresenta un tentativo di mobilitare risorse per la protezione degli ecosistemi vitali e per affrontare la crisi climatica in modo piĂą efficace.
