Garlasco: emerge un nuovo nome nell’indagine in corso a Brescia

Rosita Ponti

Novembre 10, 2025

Nuovo sviluppo nell’inchiesta

Un nuovo sviluppo emerge dall’inchiesta condotta dalla Procura di Brescia sul cosiddetto “Sistema Pavia“, un complesso di relazioni, favori e presunti reati che coinvolgerebbero figure della magistratura e delle forze dell’ordine. Tra i nomi che sono emersi, spicca quello di Cristiano D’Arena, imprenditore responsabile della ditta fornitrice degli apparecchi per le intercettazioni utilizzati dalla Procura di Pavia. D’Arena gestisce anche una società che noleggiava veicoli agli investigatori.

Accuse di corruzione

L’accusa formulata nei confronti di D’Arena è quella di corruzione. Secondo quanto riportato dalla Procura di Brescia, gli ex magistrati di Pavia, Mario Venditti e Paolo Mazza, avrebbero creato una rete di collaboratori fidati, favorendo le aziende di D’Arena con contratti di affitto quasi esclusivi per sistemi di intercettazione e veicoli commerciali. In cambio di tali privilegi, D’Arena avrebbe offerto vantaggi ai magistrati, includendo auto di lusso a tariffe notevolmente ridotte, manutenzione gratuita dei veicoli e pranzi in ristoranti di alta classe.

Difesa e complicazioni

L’avvocato di D’Arena ha dichiarato: “Dimostreremo la sua estraneità ai fatti”, evidenziando la volontà di difendere il proprio assistito da queste gravi accuse. La situazione si complica ulteriormente, poiché l’inchiesta si estende a una rete più ampia di relazioni tra privati e pubblici ufficiali, sollevando interrogativi sull’integrità delle istituzioni coinvolte. La Procura di Brescia sta portando avanti le indagini per chiarire i dettagli di questa intricata vicenda, che continua a destare preoccupazione e attenzione nell’opinione pubblica.

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