Un attacco aereo delle Forze di Difesa israeliane ha colpito un veicolo nel sud del Libano, precisamente nella zona di Sidone, causando la morte di una persona. Questa notizia è stata riportata dai media libanesi, tra cui l’emittente Al-Mayadeen, legata a Hezbollah, che ha confermato l’incidente avvenuto il 10 novembre 2025.
Il raid aereo israeliano e le sue conseguenze
Nel contesto di un’escalation di tensioni tra Israele e Libano, il raid aereo condotto dalle Forze di Difesa israeliane ha avuto luogo nella mattinata del 10 novembre. Secondo le informazioni fornite dal ministero della Sanità libanese, un uomo è stato ucciso in seguito all’attacco di un drone che ha colpito la camionetta su cui viaggiava. Questo evento segna un incremento significativo della violenza nella regione, con il numero totale delle vittime dei raid israeliani in Libano che sale a 14 in poco più di una settimana. La situazione rimane tesa e instabile, con la popolazione locale che vive nel timore di ulteriori attacchi.
La Turchia e il passaggio sicuro di civili da Gaza
Nella serata del 9 novembre, un alto funzionario turco ha dichiarato che la Turchia sta attivamente lavorando per garantire il passaggio sicuro di circa 200 civili intrappolati nei tunnel di Gaza. Questa iniziativa segue la restituzione dei resti di un soldato israeliano, Hadar Goldin, ucciso più di dieci anni fa. Il gruppo militante palestinese Hamas ha affermato che non si arrenderanno i combattenti asserragliati nell’area di Rafah, controllata da Israele, e ha esortato i mediatori a trovare una soluzione a una crisi che minaccia il cessate il fuoco in vigore da un mese. La Turchia, firmataria dell’accordo di cessate il fuoco, mantiene relazioni complesse con Israele, aggravate dai recenti mandati di arresto per genocidio emessi dalla magistratura turca nei confronti di Netanyahu e altri funzionari israeliani.
Israele rifiuta la partecipazione turca nella forza di stabilizzazione
Il governo israeliano ha ribadito che la Turchia non sarà inclusa nella forza internazionale di stabilizzazione prevista per la Striscia di Gaza. Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha espresso il proprio disprezzo per i mandati di arresto turchi, affermando che l’atteggiamento di Ankara è più adatto a un regime oppressivo che a un partner nella pace. Katz ha utilizzato i social media per comunicare la sua posizione, affermando che Israele è forte e capace di affrontare le sfide che derivano dalla situazione attuale.
La restituzione della salma di Hadar Goldin
L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato che il corpo restituito da Hamas è quello di Hadar Goldin, un soldato israeliano ucciso durante la guerra a Gaza nel 2014. Goldin era stato attaccato da miliziani di Hamas poco dopo l’inizio di un cessate il fuoco umanitario. La restituzione del corpo è stata gestita dalla Croce Rossa, che ha facilitato il trasferimento a Israele, dove è stato portato per l’identificazione.
Violenza in Cisgiordania e attacchi ai civili
In Cisgiordania, sette palestinesi sono stati feriti da coloni israeliani nel villaggio di Jaba. Questo episodio è stato documentato dai media palestinesi, che hanno mostrato video di conflitti tra coloni e palestinesi, con abitazioni danneggiate e scontri violenti. Le autorità israeliane non hanno ancora fornito una loro versione dei fatti, lasciando la situazione in un clima di incertezza e tensione.
Richiesta di esclusione di Israele dalle competizioni calcistiche
La Federazione calcistica irlandese ha approvato una mozione per chiedere l’esclusione di Israele dalle competizioni europee. Questa risoluzione, proposta dal club Bohemians, è motivata da presunti comportamenti scorretti da parte della Federcalcio israeliana in relazione a diritti umani e organizzazione di attività calcistiche nei territori palestinesi occupati. La mozione è stata approvata con un ampio consenso, evidenziando le preoccupazioni crescenti riguardo alla situazione dei diritti umani nella regione.
Israele secondo l’Iran: fonte di instabilitÃ
Il ministro degli Esteri iraniano, Seyyed Abbas Araghchi, ha dichiarato che Israele rappresenta una minaccia per la stabilità del Medio Oriente. In un post sui social media, ha accusato il regime israeliano di genocidio e crimini di guerra, sottolineando l’impatto negativo delle azioni israeliane sui palestinesi e sugli altri popoli della regione.
Attacchi dei coloni durante la raccolta delle olive
Recenti attacchi da parte di coloni israeliani nei villaggi di Burin e Beita, vicino a Nablus, hanno provocato feriti tra i palestinesi. Secondo la Mezzaluna Rossa, 15 persone sono state colpite durante gli scontri. Tra i feriti figura anche un reporter della Reuters, Raneen Sawafteh. Le forze israeliane stanno indagando su un incendio doloso che ha colpito un’abitazione palestinese, per il quale sono stati accusati coloni mascherati.
