La Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, il 15 marzo 2025, ha approvato la Delibera n. 68/2025/G, contenente una dettagliata relazione sul Fondo opere infrastrutturali dedicato alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Questo documento esamina l’utilizzo delle risorse destinate alla realizzazione degli interventi stradali e ferroviari programmati, con particolare attenzione al rispetto delle scadenze fissate per l’inizio dei giochi.
Situazione finanziaria e aggiornamenti del piano
Dal 2020, il Piano complessivo ha ricevuto specifici stanziamenti di bilancio, ma nel 2022 è stato necessario un aggiornamento a causa dell’andamento inflattivo post-pandemico e dell’aumento dei costi delle materie prime. Nonostante una pianificazione robusta, l’analisi evidenzia che nel primo semestre del 2023 molte opere erano ancora nelle fasi iniziali, con pochi cantieri attivi. Le complessità progettuali hanno contribuito a questo ritardo, costringendo a una riorganizzazione del sistema di governance all’inizio del 2024. A settembre 2025, i risultati sono stati variabili a seconda della tipologia di opere.
Interventi e copertura finanziaria
La relazione menziona 111 interventi previsti in Lombardia, Veneto, Trentino e Alto Adige, di cui 98 sono completamente finanziati e devono concludersi entro il 2025, se non oltre, a meno che non siano essenziali per i giochi. Solo tre dei lavori stradali sono attualmente a copertura parziale e potranno essere realizzati in fasi, a seconda della disponibilità delle risorse. Questa situazione ha spinto la magistratura contabile a richiedere un aggiornamento preciso dei cronoprogrammi da parte della società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026, istituita dalla legge olimpica del 2020.
Raccomandazioni della Corte dei conti
La Corte ha raccomandato l’implementazione di coperture assicurative e misure di sicurezza per le opere essenziali, che saranno gestite temporaneamente fino al completamento. È stata sottolineata l’importanza di una manutenzione adeguata degli impianti sportivi e di un utilizzo sostenibile, attraverso la revisione del piano economico-finanziario e l’adozione di forme di partenariato, per ridurre il peso economico sui futuri proprietari pubblici e sulla fiscalità generale.
Per tutelare il patrimonio pubblico, è stata suggerita la creazione di vincoli per la destinazione delle infrastrutture al momento della loro cessione. La magistratura contabile ha, infine, espresso la necessità di prestare massima attenzione all’esecuzione finale del Piano, sottolineando che un uso appropriato dei fondi richiede un coordinamento operativo efficace e un controllo costante.
Tutto ciò è fondamentale per garantire che le infrastrutture necessarie siano pronte per l’evento di Milano-Cortina 2026, trasformandosi in un patrimonio duraturo per il Paese e massimizzando le ricadute positive sul territorio.
