Schillaci inaugura l’anno accademico di Humanitas, un esempio di qualità educativa

Rosita Ponti

Novembre 10, 2025

Il 2025 segna un passo significativo per la sanità italiana, come evidenziato dall’inaugurazione dell’Anno Accademico 2025/2026 di Humanitas University, avvenuta il 2 ottobre presso il Centro Congressi di Rozzano, Milano. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha aperto la cerimonia sottolineando l’importanza della formazione e della ricerca per il futuro del settore. Schillaci ha definito Humanitas un “modello di eccellenza” che riesce a integrare innovazione, formazione e pratica clinica.

La presenza delle autorità

Alla cerimonia hanno partecipato figure di spicco come il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e il presidente di Humanitas, Gianfelice Rocca. La Lectio Magistralis è stata tenuta dal biologo Michael N. Hall, insignito del Premio Balzan 2024, il quale ha arricchito l’evento con le sue competenze scientifiche. Durante il suo intervento, Schillaci ha messo in evidenza l’impegno del governo nel promuovere una maggiore integrazione tra università, ospedali e territorio, con l’obiettivo di rendere le professioni mediche più attrattive in Italia. Ha inoltre posto l’accento sull’importanza di sostenere specializzazioni meno popolari, come l’anatomia patologica, essenziale nella lotta contro i tumori.

Dichiarazioni dei leader locali

Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, ha descritto Humanitas come un polo di attrazione per i talenti, dove ricerca e clinica si fondono, sia nel settore pubblico che in quello privato. Fontana ha definito questo modello come un esempio di successo che valorizza le eccellenze italiane. Giuseppe Sala, sindaco di Milano, ha sottolineato come Humanitas contribuisca alla crescita della città come centro universitario, evidenziando che Milano conta circa 220mila studenti. Sala ha esortato la comunità a continuare a trovare motivi per abbracciare il cambiamento.

Innovazione e ricerca nel settore sanitario

Gianfelice Rocca ha ricordato i vent’anni di accreditamento dell’Istituto Clinico come IRCCS, sottolineando l’importanza di investire in ricerca basata sui dati e nell’uso dell’intelligenza artificiale per migliorare la vita dei pazienti. Ha affermato che gli IRCCS rappresentano un motivo di orgoglio per l’Italia e l’Europa. Luigi Maria Terracciano, rettore di Humanitas University, ha ribadito la missione dell’ateneo nel formare medici esperti in ricerca. Ha evidenziato che la conoscenza scientifica deve tradursi in un impatto clinico reale, attraverso percorsi innovativi come Medtec e il master in Data Analysis e AI in Health Sciences.

Il 2025 si prospetta quindi come un anno cruciale per la sanità italiana, con Humanitas University al centro di un cambiamento che promette di influenzare positivamente il settore.

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