La seconda giornata della COP30 per il clima, che si tiene a BelĂ©m, ha messo in evidenza adattamento, intelligenza artificiale e finanza come i temi centrali di discussione. Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per il clima, i fondi destinati a combattere la crisi climatica sono aumentati drasticamente dal 2015, raggiungendo la cifra di 1900 miliardi di dollari all’anno. Tuttavia, l’agenzia sottolinea che per affrontare efficacemente la situazione attuale, sarebbero necessari tre volte tali risorse.
Il ruolo della Cina nelle energie rinnovabili
Un altro punto cruciale emerso durante la conferenza è l’urgenza di triplicare le fonti di energia rinnovabile, un impegno giĂ assunto due anni fa durante l’incontro di Dubai. Nonostante la Cina sia ancora il principale inquinatore a livello globale, il Paese ha dimostrato un notevole progresso nel settore delle energie rinnovabili. Nel 2024, Pechino ha installato 333 GW di capacitĂ fotovoltaica, superando la somma delle installazioni di tutti gli altri Paesi combinati. A livello globale, la capacitĂ rinnovabile è piĂą che raddoppiata negli ultimi anni, evidenziando un passo significativo verso un futuro energetico piĂą sostenibile.
Obiettivi climatici e assenze significative
Il traguardo di mantenere il riscaldamento globale sotto i due gradi, stabilito nell’accordo di Parigi del 2015, continua a sembrare sempre piĂą lontano per i quasi duecento Paesi presenti in Brasile. Tra le assenze piĂą rilevanti, si segnala quella della delegazione americana, assente per volontĂ del presidente Donald Trump. Gavin Newsom, governatore della California, ha dichiarato: “Non rappresenta il mio Stato”, sottolineando la sua decisione di essere presente nonostante l’assenza della rappresentanza federale.
Iniziative per la conservazione delle foreste e piani nazionali
Una delle novitĂ di quest’edizione della COP30 è il lancio di un fondo dedicato alla preservazione delle foreste tropicali, un passo significativo per la conservazione degli ecosistemi. Tuttavia, il fulcro del dibattito rimane attorno ai piani nazionali per il clima previsti per il periodo 2030-2035. Questi documenti, attesi nelle prossime ore, forniranno un quadro chiaro dell’impegno globale nel ridurre le emissioni di gas serra e nel limitare l’innalzamento delle temperature. La risposta dei Paesi a queste sfide sarĂ fondamentale per il futuro del pianeta.
