Udine, scontro tra famiglie nomadi: quattro persone ferite in sparatoria

Rosita Ponti

Novembre 12, 2025

Una violenta lite tra famiglie nomadi si è trasformata in una sparatoria nel tardo pomeriggio di lunedì 3 marzo 2025 a Udine, precisamente in via della Roggia, nella zona del macello. Secondo le informazioni fornite dalla Squadra Mobile, il conflitto è esploso durante una discussione accesa, culminando con l’uso di un’arma da fuoco. Un uomo, insieme ai suoi due figli e al fratello dello sparatore, è rimasto ferito. L’aggressore, il cui nome è già noto alle forze dell’ordine, è riuscito a fuggire ed è attualmente ricercato. I feriti sono stati prontamente soccorsi dal personale del 118 e trasportati all’ospedale Santa Maria della Misericordia, dove uno di loro è stato sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza a causa delle gravi condizioni.

La lite degenerata in sparatoria

L’incidente si è verificato intorno alle 18:00 e la ricostruzione della dinamica è ancora in corso. Le prime testimonianze indicano che il diverbio tra le due famiglie è iniziato con una discussione accesa, durante la quale uno dei partecipanti avrebbe minacciato un parente con un taglierino. Poco dopo, sono giunti sul posto altre due persone, attirate dalla crescente tensione. In quel frangente, uno dei presenti ha estratto una pistola, aprendo il fuoco e sparando almeno una decina di colpi, secondo quanto riportato dagli investigatori. Gli agenti della Scientifica hanno rinvenuto numerosi bossoli sul luogo della sparatoria, confermando così l’intensità del conflitto.

I feriti e le condizioni cliniche

Tra i feriti, un uomo e i suoi due figli hanno riportato ferite multiple, colpiti alle gambe e al torace. Le condizioni di uno dei giovani sono apparse critiche sin da subito: ha perso una significativa quantità di sangue e i sanitari hanno dovuto stabilizzarlo prima di trasferirlo in ospedale. Anche il padre e l’altro figlio sono stati ricoverati, ma le loro ferite sono classificate come di media gravità. Il quarto ferito, il fratello dello sparatore, ha riportato solo lesioni lievi ed è riuscito a recarsi al pronto soccorso in autonomia, accompagnato da familiari.

Le indagini e la caccia allo sparatore

La polizia scientifica, insieme alla Squadra Mobile della Questura di Udine, è attivamente coinvolta nell’indagine per chiarire la successione degli eventi. Alcuni testimoni hanno riferito che lo sparatore avrebbe mirato deliberatamente alle gambe delle vittime, con l’intento di ferirle senza ucciderle. Le indagini si concentrano anche sulla possibilità che entrambe le fazioni fossero armate, un’ipotesi che rimane da confermare. Le forze dell’ordine stanno intensificando le ricerche del fuggitivo, anche nei campi nomadi della zona.

Le parole del sindaco di Udine

Il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, ha rilasciato una dichiarazione in merito all’incidente, esprimendo fiducia nelle istituzioni preposte alla sicurezza. “In queste ore delicate è doveroso ribadire la piena fiducia nelle nostre forze dell’ordine. Sono in contatto costante con il Prefetto: le autorità stanno lavorando con competenza e tempestività per chiarire la dinamica dei fatti. È nostro compito sostenere il loro operato e garantire alla cittadinanza la nostra presenza”, ha affermato in una nota diffusa in serata.

Indagini in corso e clima in città

La comunità di Udine segue con apprensione l’evoluzione della situazione. Le forze dell’ordine stanno monitorando il territorio e le aree circostanti, mentre i cittadini esprimono preoccupazione ma anche fiducia nel lavoro delle istituzioni. Le indagini continuano con l’obiettivo di ricostruire in modo dettagliato le cause del conflitto e identificare il responsabile della sparatoria.

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