Domenico Scilipoti Isgrò: “Necessario fermare la fuga dei cervelli”

Rosita Ponti

Novembre 13, 2025

La situazione dell’emigrazione giovanile in Italia sta assumendo proporzioni preoccupanti. Secondo un recente rapporto dell’istituto Censis, ogni giorno circa 134.000 studenti e 36.000 laureati lasciano il Paese in cerca di opportunità all’estero. Questo fenomeno, descritto come un vero e proprio “abbandono scolastico”, mina il capitale umano, un valore fondamentale che l’Italia dovrebbe invece valorizzare.

Il fenomeno dell’emigrazione giovanile

Il rapporto Censis evidenzia una lenta ma costante emorragia di giovani talenti dal territorio nazionale. La fuga di studenti e laureati non rappresenta solo una perdita per il futuro del Paese, ma anche un segnale di allerta riguardo a condizioni di vita e opportunità professionali che non riescono a soddisfare le aspettative delle nuove generazioni. La questione è particolarmente grave nel Sud Italia, dove il tasso di abbandono scolastico e la denatalità si intrecciano, creando un circolo vizioso difficile da spezzare.

Scilipoti Isgrò ha messo in evidenza come la situazione possa essere affrontata solo attraverso un impegno concertato per rendere le università italiane più attrattive, non solo per gli studenti locali, ma anche per quelli stranieri. L’obiettivo è trasformare le istituzioni accademiche in poli di attrazione per i giovani del Mediterraneo, creando un ambiente che favorisca l’incontro tra formazione e mercato del lavoro.

Le soluzioni proposte

Per affrontare il problema dell’emigrazione giovanile, il senatore ha suggerito diverse misure. In primo luogo, è fondamentale rivedere i programmi di studio attualmente in vigore, rendendoli più dinamici e in linea con le esigenze del mercato. Questo richiede una stretta collaborazione tra università e aziende, affinché i corsi offerti siano pertinenti e utili per gli studenti.

In secondo luogo, è necessario migliorare le condizioni economiche per i giovani che decidono di rimanere in Italia. Ciò potrebbe includere politiche di incentivazione per le assunzioni, agevolazioni fiscali per le start-up e supporto per l’imprenditorialità giovanile. Investire nella creazione di opportunità lavorative significative è cruciale per trattenere i talenti e costruire un futuro sostenibile.

Infine, è essenziale promuovere una cultura che valorizzi il capitale umano e riconosca l’importanza dell’istruzione come strumento di crescita personale e professionale. Solo attraverso un cambiamento di mentalità, che abbracci il valore della formazione continua e della collaborazione tra i diversi attori sociali, sarà possibile contrastare efficacemente il fenomeno dell’emigrazione giovanile e costruire un’Italia più forte e competitiva.

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