Arrestato il 12 novembre 2025 dai Carabinieri nel Varesotto, Elia Del Grande, 50 anni, è tornato in custodia dopo essere evaso il 30 ottobre dalla casa lavoro di Castelfranco Emilia, dove stava scontando una condanna di 30 anni per il triplice omicidio noto come la “Strage dei Fornai”. L’uomo, che nel 1998 uccise padre, madre e fratello nel forno di famiglia a Cadrezzate, è stato rintracciato nella sua abitazione, dove si era rifugiato dopo la fuga.
Il delitto che ha sconvolto l’Italia
Il 7 gennaio 1998, Elia Del Grande, allora ventitreenne, commise un crimine atroce che scosse profondamente la comunità di Cadrezzate, in provincia di Varese. Armato con un fucile appartenente al padre Enea, 58 anni, e approfittando del sonno dei familiari, assassinò brutalmente la madre Alida, 53 anni, e il fratello Enrico, 27 anni. Il movente del delitto, emerso durante il processo, fu attribuito a tensioni economiche e conflitti familiari. Inizialmente condannato all’ergastolo, la pena fu successivamente ridotta a 30 anni di reclusione a causa di una semi-infermità mentale. Negli ultimi anni, Del Grande aveva ottenuto la libertà vigilata, vivendo in una comunità di Castelfranco Emilia.
Le operazioni di ricerca e l’arresto
Dopo l’evasione del 30 ottobre, le autorità hanno attivato un vasto dispositivo di ricerca. I Carabinieri dei Comandi provinciali di Varese e Modena, con il supporto del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) di Milano, hanno concentrato gli sforzi nella zona del Varesotto, dove Del Grande aveva ancora legami familiari e proprietà. Le indagini, condotte con grande attenzione, hanno permesso di localizzarlo dopo 13 giorni di ricerche incessanti.
Il blitz finale è avvenuto nel pomeriggio del 12 novembre, quando i militari del Nucleo Investigativo di Varese hanno fatto irruzione nell’appartamento di Cadrezzate, trovando Del Grande all’interno. L’uomo non ha opposto resistenza ed è stato immediatamente trasferito in carcere, in attesa della revoca della libertà vigilata e del ritorno al regime di detenzione ordinario.
Le difficoltà durante le ricerche
Le operazioni di ricerca hanno presentato diverse complicazioni, in parte dovute alla familiarità di Del Grande con il territorio. Il fuggitivo ha saputo muoversi con disinvoltura tra le aree boschive tra Ternate, Travedona Monate e Cadrezzate, sfruttando anche l’aiuto di complici. I procuratori di Modena e Varese, Luca Masini e Antonello Gustapane, hanno rivelato che Del Grande ha utilizzato un pedalò per spostarsi sul lago di Monate di notte, cercando di sfuggire alle forze dell’ordine.
La notizia dell’arresto ha portato un senso di sollievo alla comunità di Cadrezzate, che continua a portare il peso della tragedia avvenuta 27 anni fa. Il Comando provinciale di Varese ha commentato che si tratta di “un risultato importante che restituisce serenità alla comunità”, sottolineando come il “mostro dei fornai” non sia più una minaccia. La chiusura del forno di famiglia, avvenuta dopo il delitto, rimane un simbolo di quel tragico evento, e oggi il paese può finalmente respirare un’aria di maggiore sicurezza.
