La premier Giorgia Meloni ha avviato un incontro con il primo ministro albanese Edi Rama il 12 gennaio 2025, presso Villa Doria Pamphili a Roma. L’oggetto di questo vertice è la firma di un accordo volto a potenziare la cooperazione economica tra Italia e Albania. I settori interessati comprendono le infrastrutture, la difesa e la sicurezza, la gestione delle migrazioni, l’energia, l’ambiente, la salute, l’innovazione e la formazione.
Il contesto del vertice Italia-Albania
Il vertice intergovernativo si svolge a distanza di due anni dalla stipula di un importante accordo tra Roma e Tirana, che prevedeva l’istituzione di centri per migranti sul territorio albanese. Nonostante le buone intenzioni, ostacoli legali hanno finora impedito l’avvio concreto di tali centri. Tuttavia, si prevede che la situazione possa subire un cambiamento significativo con l’entrata in vigore del nuovo Patto dell’Unione Europea sulle migrazioni, atteso per il prossimo anno. Questo nuovo accordo potrebbe infatti facilitare l’implementazione delle misure concordate.
I centri per migranti in Albania
Attualmente, i centri per migranti in Albania sono situati a Shengjin, un hotspot dedicato all’identificazione, e a Gjader, un centro più ampio destinato al trattenimento e alla gestione delle richieste di asilo. A un anno dalla loro apertura, questi centri risultano semivuoti e la loro esistenza è messa in discussione. Fino ad oggi, per la costruzione e la gestione di queste strutture sono stati investiti oltre 670 milioni di euro in un arco di cinque anni. La spesa elevata e la scarsa affluenza dei migranti sollevano interrogativi sull’efficacia di tali investimenti e sulla loro utilità per il sistema di accoglienza.
Con le nuove misure che potrebbero scaturire dal vertice tra Meloni e Rama, l’attenzione si concentra ora sulla possibilità di rivedere e ottimizzare l’approccio alla gestione delle migrazioni, in un contesto di crescente collaborazione tra i due Paesi.
