Un caso irrisolto da oltre tre decenni potrebbe finalmente giungere a una svolta. Nella mattinata del 14 marzo 2025, a Roma, cani molecolari e investigatori hanno avviato scavi sotto la Casa del Jazz, un noto centro culturale della capitale, nella speranza di rinvenire i resti del giudice Paolo Adinolfi, scomparso in circostanze misteriose il 2 luglio 1994. La Casa del Jazz è stata costruita su un bene confiscato alla criminalità organizzata, precedentemente in possesso di Enrico Nicoletti, figura di spicco della Banda della Magliana. Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha autorizzato l’intervento, seguendo una richiesta dell’ex giudice Guglielmo Muntoni. Al momento, non sono chiare le motivazioni che hanno portato a questa operazione né quali nuove informazioni siano emerse.
Le testimonianze e le indagini
Diverse testimonianze nel corso degli anni hanno fornito indizi sulla scomparsa di Adinolfi. Si riporta che il giudice fosse stato avvistato su un autobus, nonostante fosse uscito da casa in auto, la quale è stata poi ritrovata al Villaggio Olimpico. Un’altra testimonianza suggerisce che un giovane sconosciuto fosse presente accanto a lui negli uffici giudiziari di piazzale Clodio. Nel tempo, sono state formulate varie teorie, tra cui un possibile legame tra la scomparsa del giudice e il suo coinvolgimento in casi di fallimento, come quello della Fiscom e della Ambra Assicurazioni. In particolare, nel primo caso, Enrico Nicoletti è stato condannato; gli investigatori lo considerano il cassiere della Banda della Magliana e per anni si è ipotizzato che il giudice potesse essere sepolto in una delle sue proprietà , tra cui la stessa Casa del Jazz, ora oggetto di scavi.
Il mistero della scomparsa
Paolo Adinolfi, sparito il 2 luglio 1994, aveva comunicato alla sua famiglia che sarebbe tornato a casa per pranzo dopo essere uscito da via della Farnesina. Nel corso degli anni, sono emerse numerose speculazioni riguardanti le cause della sua scomparsa. Prima della sua nomina, il giudice si era occupato di casi rilevanti nella sezione Fallimentare, un ufficio che ha spesso a che fare con situazioni legate alla criminalità . Nonostante le indagini siano state archiviate, il mistero che circonda la sua sparizione continua a suscitare interesse e inquietudine. Le ricerche di oggi rappresentano un tentativo significativo di riaprire un capitolo oscuro della storia giudiziaria italiana, nella speranza di fare luce su un caso che ha scosso la comunità e il sistema giudiziario per oltre 31 anni.
