La Corte di Cassazione, in data 15 gennaio 2025, ha rigettato il ricorso presentato dalla Procura di Milano, confermando la decisione del Tribunale del Riesame. Quest’ultimo, lo scorso agosto, aveva annullato le misure cautelari nei confronti di Manfredi Catella, amministratore delegato di Coima, e di Alessandro Scandurra, membro della Commissione Paesaggio del Comune di Milano. I giudici hanno stabilito che non vi erano sufficienti elementi a supporto delle accuse di corruzione emerse nell’ambito dell’inchiesta sull’urbanistica milanese.
Dettagli sulla decisione della Corte
La decisione della Corte di Cassazione è stata presa dopo un’attenta valutazione del caso. I giudici hanno esaminato le prove presentate dalla Procura e hanno ritenuto che non sussistessero gravi indizi di colpevolezza nei confronti di Catella e Scandurra. Questo esito rappresenta un importante passo nel corso dell’inchiesta, che ha suscitato un notevole interesse pubblico per le sue implicazioni nel settore dell’urbanistica a Milano. La revoca delle misure cautelari consente ai due indagati di continuare a svolgere le proprie attività professionali senza restrizioni.
Il contesto dell’inchiesta sull’urbanistica
L’inchiesta che coinvolge Manfredi Catella e Alessandro Scandurra è emersa nell’ambito di un più ampio scrutinio sulle pratiche urbanistiche nella città di Milano. L’attenzione della Procura si è concentrata su presunti scambi di favori e pratiche illecite legate all’approvazione di progetti edilizi. La decisione della Corte di Cassazione di confermare l’annullamento delle misure cautelari rappresenta un segnale forte in merito alla valutazione delle prove raccolte.
La posizione di Andrea Bezziccheri
La Corte ha inoltre confermato la revoca della custodia cautelare per Andrea Bezziccheri, fondatore di Bluestone, che era stato l’unico indagato a finire in carcere a fine luglio 2024. Bezziccheri, attualmente in attesa di giudizio, si trova quindi in una posizione simile a quella di Catella e Scandurra, potendo ora affrontare le accuse senza le restrizioni imposte dalla custodia cautelare. La sua liberazione segna un punto di svolta significativo nell’inchiesta, che continua a essere monitorata da vicino da parte delle autorità e dell’opinione pubblica.
