Cibi industriali aumentano il rischio di lesioni precoci al colon

Rosita Ponti

Novembre 14, 2025

Il consumo di cibo industriale e ultra-processato sta suscitando preoccupazioni crescenti per la salute, in particolare per il suo legame con il cancro del colon-retto ad esordio precoce. Un recente studio, pubblicato su Jama Oncology e condotto da epidemiologi della Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston, ha evidenziato come l’assunzione di alimenti come snack, bibite, cibi pronti e merendine possa contribuire allo sviluppo di formazioni precursori del cancro colorettale.

Evoluzione del consumo di alimenti

Lo studio ha messo in luce l’evoluzione del consumo di alimenti ultra-processati, inizialmente limitati a cibi pronti da mangiare e da cuocere, che ora sono diventati un elemento fondamentale della dieta moderna. Questi alimenti tendono a essere carenti di fibre e vitamine, ma ricchi di grassi saturi, zuccheri e dolcificanti. Tali additivi possono alterare il microbiota intestinale, incrementare l’infiammazione e contribuire alla carcinogenesi del colon-retto. Negli ultimi decenni, si è registrato un aumento delle diagnosi di cancro del colon-retto in individui sotto i 50 anni, parallelo a un incremento del consumo di alimenti ultra-processati, che oggi rappresentano quasi il 60% dell’apporto energetico quotidiano degli adulti negli Stati Uniti.

Studio e risultati

Per esaminare il potenziale rischio legato a questi alimenti, i ricercatori hanno monitorato 29.105 donne con un’età media di 45,2 anni per un periodo di 24 anni. Durante lo studio, sono stati documentati 1189 casi di adenomi convenzionali a esordio precoce e 1598 lesioni precancerose del colon, caratterizzate da una forma “seghettata”. Le partecipanti hanno riportato che i cibi ultra-processati costituivano in media il 34,8% delle loro calorie giornaliere, corrispondenti a circa 5,7 porzioni al giorno. Dall’analisi è emerso che le donne con un maggiore consumo di cibi ultra-processati presentavano un rischio di adenomi superiore del 45% rispetto a quelle con un apporto minore. Questo incremento del rischio si è rivelato indipendente da altri fattori noti, quali il sovrappeso, la sedentarietà, il consumo di alcolici e il diabete.

Importanza dei risultati

Gli autori dello studio hanno sottolineato l’importanza dei risultati ottenuti, evidenziando il ruolo cruciale dei cibi ultra-processati nella tumorigenesi del colon-retto a esordio precoce. Andrew Chan, autore senior della ricerca, ha dichiarato che i risultati supportano la necessità di ridurre il consumo di tali alimenti come strategia per affrontare l’aumento del cancro del colon-retto in età giovane. Chan ha aggiunto che il rischio sembra seguire una tendenza lineare, suggerendo che un maggiore consumo di alimenti ultra-processati aumenta la probabilità di formazione di polipi al colon.

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