Disturbi alimentari: oltre 600mila italiani soffrono di binge eating

Rosita Ponti

Novembre 14, 2025

La Fondazione Ananke ha recentemente messo in evidenza come il fenomeno del binge eating stia superando in frequenza i disturbi dell’alimentazione tradizionali come l’anoressia e la bulimia, condizioni frequentemente correlate a un significativo disagio psicologico. La storia di Sara, una giovane di 27 anni, illustra le sfide connesse a questi disturbi e il loro impatto sulla salute. Dopo anni di diete inefficaci e crisi di alimentazione compulsiva, ha trovato supporto presso il centro di eccellenza Villa Miralago, convenzionato con il Servizio sanitario nazionale. Qui, Sara ha compreso che la sua battaglia non era dovuta a una mancanza di forza di volontà, ma piuttosto a un dolore emotivo che cercava di alleviare attraverso il cibo. In Italia, oltre 600mila persone sono affette da questo disturbo alimentare, il quale continua a crescere.

Il congresso dei disturbi alimentari a Varese

Il 7° congresso nazionale della Società italiana di Riabilitazione interdisciplinare disturbi alimentari e del peso (Siridap) ha avuto inizio il 14 novembre 2025 a Varese e si concluderà il 15 novembre. Durante questo importante evento, esperti del settore, tra cui psichiatri, psicoterapeuti e ricercatori, si sono riuniti per affrontare le problematiche legate ai disturbi alimentari. Alessandro Raggi, psicoterapeuta e vicepresidente della Fondazione Ananke, ha sottolineato come l’obesità possa essere una manifestazione clinica del binge eating, un disturbo che coinvolge una complessa interazione di fattori psicologici, biologici e ambientali. Raggi ha evidenziato che le abbuffate ricorrenti sono spesso accompagnate dalla sensazione di perdita di controllo, senza comportamenti compensatori come il vomito.

La crescente incidenza del binge eating

Laura Dalla Ragione, psichiatra e membro del Direttivo Siridap, ha dichiarato che il binge eating ha superato l’anoressia e la bulimia in termini di prevalenza. Questo disturbo, che frequentemente porta all’obesità, ha radici profonde in un disagio psicologico. A differenza dell’obesità causata da fattori metabolici o abitudinarie, il binge eating richiede un approccio terapeutico integrato. Le conseguenze fisiche di questo disturbo possono includere malattie cardiovascolari, ipertensione e depressione. I dati più recenti del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità mostrano un aumento costante dei casi di binge eating, spesso associato a obesità di origine psicogena. Eugenia Dozio, responsabile dell’area Nutrizione di Villa Miralago, ha evidenziato l’urgenza di superare l’idea che l’obesità sia solo un problema di educazione alimentare, sottolineando l’importanza di un intervento terapeutico e multidisciplinare.

Riconoscimento e diagnosi precoce

L’aumento delle richieste di cura ha riacceso il dibattito sulla necessità di riconoscere il binge eating come patologia cronica nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), accanto all’obesità, già classificata come malattia cronica dalla Legge Pella. Alberto Pozzoli, presidente della Fondazione Ananke, ha confermato l’impegno di Villa Miralago, il più grande centro europeo per la cura dei disturbi alimentari, nel trattamento di queste patologie. Il congresso Siridap rappresenta un’importante opportunità per il confronto tra clinica e istituzioni, mirato a dare visibilità a una sofferenza spesso invisibile. La diagnosi precoce è fondamentale per garantire terapie più efficaci e ridurre le complicazioni, come dimostra il percorso di Sara, che ha trovato la chiave per affrontare il suo dolore emotivo, trasformando la sua vita.

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