L’Unione Europea approva dazi sui mini pacchi postali per limitare l’e-commerce cinese

Rosita Ponti

Novembre 14, 2025

L’Unione Europea ha deciso di introdurre dazi doganali sui cosiddetti mini pacchi, attualmente esenti da tariffe. Questa decisione è stata presa durante la riunione del Consiglio Ue Ecofin, tenutasi il 4 marzo 2025, dove è stata abolita l’esenzione per i pacchi in ingresso nell’Unione con un valore inferiore a 150 euro. L’obiettivo di questa misura è quello di limitare l’afflusso di pacchetti provenienti principalmente dall’e-commerce cinese. Con l’approvazione dell’Ecofin, si prevede che questa norma possa essere inserita nella legge di bilancio, con l’intento di attuarla già nel 2026, a differenza del 2028 indicato dalla riforma ufficialmente approvata. Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha espresso la sua soddisfazione per questa iniziativa, sottolineando che si tratta di un fenomeno che sta danneggiando il commercio al dettaglio in Europa.

Misure contro la concorrenza sleale

La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha evidenziato che questa decisione è un passo significativo per affrontare il problema della concorrenza sleale e gestire l’aumento dei piccoli pacchi, soprattutto quelli provenienti dalla Cina. Sebbene il regolamento sia stato approvato, l’attuazione effettiva è prevista solo per il 2028, in concomitanza con una riforma più ampia del sistema doganale. Questa riforma include anche l’implementazione di una piattaforma centrale per la gestione delle importazioni, concepita per rafforzare i controlli. La ministra danese, Stephanie Lose, attualmente alla presidenza del Consiglio Ue, ha sottolineato l’importanza di trovare una soluzione temporanea, poiché il rinvio dell’esenzione al 2028 sarebbe troppo tardivo. Ha affermato che è necessario “fare qualcosa prima”, data l’entità del problema legato ai pacchi a basso valore.

Aggiornamenti previsti per dicembre

Il Consiglio Ue intende presentare un primo aggiornamento già durante la riunione Ecofin di dicembre 2025. Secondo quanto riportato dal commissario Ue all’Economia, Valdis Dombrovskis, nel 2024 sono stati importati 4,6 miliardi di articoli con un valore inferiore a 150 euro, di cui il 91% proveniente dalla Cina. Tuttavia, i dettagli su come saranno strutturati i dazi anticipati per i pacchetti extra-Ue più piccoli restano incerti. È probabile che vengano introdotte tariffe medie, poiché attualmente non esiste un Data Hub doganale in grado di gestire i valori sui quali applicare i dazi. La Commissione Europea dovrà anche verificare la conformità alle regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto). Inoltre, rimane da definire come saranno distribuite le entrate derivanti dalle misure transitorie: i dazi andranno per il 75% al Bilancio Ue e per il 25% a compensazione dei costi per lo Stato che li riscuote. Gli Stati membri, tuttavia, si sono detti pronti a implementare la misura a livello nazionale.

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