Pordenone: un bambino di 10 anni perde la vita per l’esplosione di una granata, nonno condannato per averla raccolta

Rosita Ponti

Novembre 14, 2025

Il tragico evento che ha colpito la comunitร  di Vivaro, in provincia di Pordenone, ha avuto come protagonista il piccolo Gabriele Cesaratto, che ha perso la vita nel settembre 2023 a soli 10 anni. Il bambino รจ deceduto a causa dell’esplosione di una granata rinvenuta dal nonno in un’area militare dei Magredi. L’ordigno, una granata da 40 millimetri, fu portato nell’officina familiare dove il piccolo, mentre esplorava l’ambiente, lo raccolse accidentalmente, innescando una deflagrazione che si rivelรฒ fatale. Il giudice dell’udienza preliminare ha inflitto una pena di sei mesi, sospesa, al nonno, Silvio Cesaratto, di 74 anni, per omicidio colposo, ritenendo imprudente la sua condotta nel permettere al bambino di accedere a una zona dove erano stati depositati reperti pericolosi.

La decisione del giudice e la richiesta della procura

La Procura di Pordenone ha formalmente accusato Silvio Cesaratto di omicidio colposo, sottolineando la sua negligenza nel non impedire l’accesso del bambino all’area in cui erano stati lasciati materiali potenzialmente pericolosi. รˆ stata esclusa l’ipotesi di detenzione di armi esplodenti, poichรฉ il nonno non era a conoscenza del fatto che la granata fosse ancora attiva. Il pubblico ministero Andrea Del Missier ha proposto una pena minima di sei mesi, che รจ stata confermata dal gup Milena Granata. La condanna, essendo sospesa, consente al nonno di non scontare la pena, ma la difesa sta valutando se presentare appello in base alle motivazioni del verdetto.

La ricostruzione dell’incidente nell’officina del nonno

Le indagini hanno rivelato che la granata era stata recuperata lo stesso giorno dell’incidente, insieme ad altri materiali, e il nonno l’aveva sistemata vicino alla porta del laboratorio. Gabriele, attirato dall’attivitร  del nonno, รจ entrato in officina mentre quest’ultimo era distratto e, secondo la ricostruzione, ha raccolto l’ordigno da terra. La caduta dell’oggetto ha innescato l’esplosione, uccidendo il bambino sul colpo. รˆ importante notare che Gabriele non aveva mai partecipato a operazioni di raccolta di materiali dal poligono, aumentando la gravitร  della situazione.

Gli ordigni inesplosi ritrovati nell’area dei Magredi

La granata che ha causato la morte di Gabriele era un dispositivo GTG 40 mm X53 HEDP, utilizzato durante esercitazioni militari. A seguito dell’incidente, sono stati rinvenuti ulteriori ordigni nell’area. Un’altra granata identica รจ stata sequestrata e successivamente fatta brillare dagli artificieri, mentre un terzo residuo bellico รจ stato scoperto durante le operazioni di bonifica attuate dopo la tragedia. Questi ritrovamenti hanno sollevato interrogativi sulla sicurezza dell’area, accessibile a residenti e raccoglitori di metalli, e la difesa ha messo in evidenza la mancanza di segnalazioni e interventi adeguati da parte delle autoritร  competenti.

Le argomentazioni della difesa e le possibili vie d’appello

L’avvocato di Silvio Cesaratto, Paolo Dell’Agnolo, ha sollevato questioni riguardo alla responsabilitร  dell’amministrazione militare, sostenendo che l’area doveva essere bonificata con maggiore attenzione dopo le esercitazioni. La difesa ha affermato che il nonno non poteva prevedere la presenza di ordigni attivi in una zona frequentata da raccoglitori di metalli e ha chiesto l’assoluzione, richiesta perรฒ respinta dal giudice. Ora, il legale attende le motivazioni della sentenza per decidere se procedere con un appello, mantenendo ferma la posizione che il nonno non fosse consapevole della pericolositร  dell’oggetto recuperato.

ร—