Tumore alla prostata: la diagnosi tempestiva aumenta le possibilità di sopravvivenza al 90%

Rosita Ponti

Novembre 14, 2025

In Italia, un uomo su nove riceve una diagnosi di tumore alla prostata nel corso della propria vita. Con circa 41.000 nuovi casi all’anno, questa patologia rappresenta la neoplasia più comune nell’ambito della sfera genitale maschile. Tuttavia, grazie ai progressi della medicina, non è necessario vivere nella paura: la prevenzione e la diagnosi precoce hanno portato a una percentuale di guarigione che supera il 90%. Questo è il messaggio centrale emerso durante la conferenza stampa di presentazione della campagna nazionale Nastro Blu 2025, organizzata dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt) e dedicata alla sensibilizzazione e alla prevenzione delle patologie oncologiche maschili. L’evento si è svolto oggi, 15 novembre 2025, a Roma.

Il ruolo del ministero della salute

Durante la conferenza, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha partecipato con un videomessaggio, sottolineando l’importanza della legge di bilancio 2026. Il ministro ha annunciato il potenziamento dei programmi di screening oncologici e l’ampliamento delle fasce d’età per l’accesso allo screening del tumore del colon-retto. Schillaci ha anche menzionato che, in conformità con il Piano Oncologico Nazionale e le raccomandazioni europee, si sta valutando l’estensione degli screening ad altre neoplasie maschili, compreso il tumore alla prostata. Questa iniziativa mira a migliorare la diagnosi e il trattamento delle patologie oncologiche, riducendo così l’impatto di queste malattie sulla popolazione maschile.

Statistiche sui tumori maschili

I tumori alla prostata costituiscono oltre il 20% delle neoplasie maschili, con la massima incidenza che si verifica dopo i 65 anni. Accanto al tumore alla prostata, le uniche altre sedi di tumori specificamente maschili sono il testicolo e il pene. Il tumore del testicolo, sebbene rappresenti solo l’1-3% di tutte le neoplasie maschili, è il più comune tra gli uomini sotto i 45 anni, con circa 2.400 nuovi casi registrati ogni anno. Grazie ai trattamenti disponibili, la curabilità di questa forma tumorale supera il 90%. D’altro canto, il carcinoma del pene è una neoplasia rara, con circa 500 nuovi casi all’anno in Italia, ma presenta una prognosi favorevole se diagnosticato precocemente, con una sopravvivenza media a 5 anni pari al 74%.

Iniziative per la sensibilizzazione

Per sensibilizzare l’opinione pubblica su queste patologie, dal 15 al 30 novembre 2025, le Associazioni territoriali della Lilt attiveranno una rete di iniziative in tutto il paese. Queste includeranno visite urologiche, incontri divulgativi e scientifici, pannelli informativi, attività nelle scuole e nei luoghi di lavoro, oltre a campagne sui social media e spazi di ascolto. Francesco Schittulli, oncologo e presidente nazionale della Lilt, ha evidenziato l’importanza della campagna Nastro Blu, affermando che la prevenzione deve essere considerata un vero e proprio metodo di vita, un percorso quotidiano che inizia dalla consapevolezza.

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