Giudice Adinolfi: continuano le indagini archeologiche sotto la Casa del Jazz

Rosita Ponti

Novembre 15, 2025

Lorenzo Adinolfi, il figlio del giudice Paolo, ha fatto visita per il terzo giorno consecutivo alla Casa del Jazz, un luogo emblematico di Roma. La scomparsa del magistrato, avvenuta il 2 luglio 1994, continua a rappresentare un mistero irrisolto da oltre trent’anni. Durante la sua presenza, Lorenzo ha chiesto nuovamente il rispetto per il dolore della sua famiglia, mentre attorno a lui si respirava un’atmosfera di attesa e tensione.

Attenzione agli scavi e alle ispezioni

L’attenzione è rivolta agli scavi e alle ispezioni che si stanno svolgendo nel giardino di una villa storica, un tempo di proprietà di Enrico Nicoletti, noto come il cassiere della banda della Magliana. Le autorità stanno indagando sull’ipotesi che nei sotterranei della villa possano nascondersi informazioni cruciali riguardanti la scomparsa del giudice. È importante notare che l’area non è formalmente sotto sequestro, permettendo così che i concerti continuino a svolgersi durante la sera e che, nella mattinata, si tengano eventi come matrimoni.

Obiettivo degli inquirenti

L’obiettivo degli inquirenti è quello di raggiungere un tunnel che, trent’anni fa, fu riempito di terra e detriti. Questo tunnel, finora inesplorato, potrebbe rivelarsi fondamentale per far luce sulla misteriosa scomparsa. Gli scavi, avviati con cautela, rappresentano un tentativo di riaprire un caso che ha segnato profondamente la storia giudiziaria italiana e la comunità locale. La speranza è che, attraverso questi accertamenti, si possa finalmente dare una risposta a una delle domande più inquietanti e durature della cronaca italiana.

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