Emerge una situazione complessa e delicata a Milano, dove la nonna di una bambina rom di 11 anni è attualmente in fuga insieme alla nipote di origine bosniaca. La ragazzina si trovava, insieme ad altri quattro coetanei, su un’auto rubata che, lo scorso agosto, ha travolto e ucciso un’anziana donna alla periferia della città. Questo tragico evento ha attirato l’attenzione delle autorità e dei media, rivelando una serie di problematiche legate alla vita dei minori coinvolti.
La situazione familiare dei minori
La nonna, già conosciuta dalle forze dell’ordine, era stata ripresa nel campo in cui viveva, situato alle porte di Milano. I genitori della giovane sono scomparsi da tempo, lasciando la bambina e gli altri minori senza un adeguato supporto familiare. A seguito dell’incidente, sia la 11enne che gli altri ragazzi che si trovavano sull’auto pirata sono stati allontanati dalle loro famiglie. Attualmente, tre di loro sono stati collocati in comunità protette, mentre gli altri minori, che vivevano nel campo di roulotte, si trovano in situazioni simili.
Questioni di scolarizzazione e salute
La questione della scolarizzazione e della salute dei minori è particolarmente preoccupante. I ragazzi non frequentavano la scuola e non erano mai stati sottoposti a visite mediche. Inoltre, i loro nomi non risultano registrati in alcun ufficio anagrafe, evidenziando una grave mancanza di accesso ai servizi fondamentali. Questa situazione solleva interrogativi sulla protezione dei diritti dei minori, in particolare per quelli provenienti da contesti vulnerabili come quello delle comunità rom.
Impegno delle autorità locali
Le autorità locali sono ora impegnate a monitorare la situazione e a garantire che i diritti dei minori siano rispettati, mentre si cerca di rintracciare la nonna e la bambina scomparsa. La complessità di questo caso richiede un’attenzione particolare, sia per la sicurezza dei minori coinvolti che per le questioni più ampie legate all’integrazione e al supporto delle comunità rom nella società italiana.